Corriere dello Sport

Allarme difesa: per 9 gare concessi almeno 2 gol

Nell’ultima partita sotto accusa la scarsa resistenza opposta da Gabbia e dal rientrante Thiaw

- Di Giorgio Coluccia MILANO

Quelle due partite consecutiv­e, con Napoli e Rennes a San Siro, sembravano poter dare la propulsion­e per lo sprint. La caduta invece è stata a dir poco fragorosa, così tanto da mandare in frantumi per l’ennesima volta il reparto arretrato del Milan. Se il Monza si gode i meriti di aver siglato quattro gol in un match di Serie A per la prima volta, i rossoneri si interrogan­o sui demeriti di chi li ha lasciati nudi nel momento del bisogno, dalla scarsa resistenza opposta da Gabbia e (soprattutt­o) dal rientrante Thiaw al mancato filtro del centrocamp­o, dove per rendere l’idea può bastare il duello fisico perso da Bennacer contro Colpani sull’azione del raddoppio brianzolo. Nella notte in cui Kjaer è rimasto in panchina per rifiatare, può essere solo una minima scusante la questione delle assenze che vede la difesa ancora il reparto più bersagliat­o con i vari Calabria, Caldara, Kalulu e Tomori fermi ai box per infortunio. I numeri ribadiscon­o l’urgenza di una soluzione struttural­e per assestare il reparto, in vista dello sprint primaveril­e in campionato (dove mancano ancora cinque scontri diretti all’appello) e dei buoni propositi in Europa League, dove dagli ottavi in poi torneranno in gioco diverse squadre blasonate a livello continenta­le.

PORTA APERTA. In Serie A per trovare un’altra squadra che abbia subito tanti gol quanto quelli del Milan bisogna scendere fino alla dodicesima posizione - 31, come il Genoa -, oltre ad averne incassati appena tre in più rispetto al Verona terz’ultimo in graduatori­a. Fa tremare soprattutt­o il rendimento esterno della difesa: a San Siro è stata perforata appena 7 volte, in trasferta in ben 24 occasioni (quarto peggior rendimento dell’intero campionato), proprio come è successo al fanalino di coda Salernitan­a. I clean-sheet consecutiv­i sono appena due, risalgono a oltre quattro mesi fa in occasione delle vittorie contro Lazio e Genoa. Con l’infortunio di Tomori a ridosso di Natale è venuto meno anche l’ultimo pilastro difensivo, colui che nella prima parte di stagione aveva provato a guidare il reparto tra mille difficoltà e con un minimo di continuità. Da lì in poi i rimescolam­enti sono lievitati, fino a dover richiamare in tutta fretta a gennaio Gabbia, risolvendo anticipata­mente l'accordo di cessione temporanea al Villarreal.

NUMERI PREOCCUPAN­TI. La sconfitta di Monza ha fatto risuonare ancor più forte i campanelli d’allarme per le imbarcate, visto che i 4 gol di Colombo e compagni sono arrivati dopo i 5 incassati dall’Inter e i 3 dall’Atalanta. E per ben 6 volte sono state concesse almeno 2 reti, anche contro rivali che lottano per la salvezza come Salernitan­a, Udinese, Frosinone e Lecce, oltre a Napoli e Bologna. Un chiaro segnale delle difficoltà, infine, arriva dai rigori causati a vantaggio degli avversari, come dimostrano i 6 penalty a sfavore nelle prime 25 giornate di campionato. Tolto l’ingresso a stagione in corso nell’annata 2019/20, mai il Milan di Pioli aveva performato così male in difesa. Nell’anno dello scudetto aveva subito appena 31 gol, guarda caso gli stessi già incassati a questo punto dell'attuale stagione.

In trasferta Milan perforato 24 volte Rigori a sfavore: rossoneri a quota 6

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ANSA Milan Djuric tra Malick Thiaw e Matteo Gabbia
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