Corriere dello Sport

NAPOLI È PAZZA DI GEVI

I tifosi in festa: «Bravi ragazzi. Orgogliosi di essere napoletani. Vogliamo il campo, basta aspettare!»

- Di Giovanni Moio

Mimmo Morena e Manfredo Fucile, i capitani delle Napoli del basket vincitrici della Coppa Italia nel 2006 e nel 1969, hanno costituito l’anello di congiunzio­ne tra epoche diverse con la squadra che si è presa della terza coppa domenica sera a Torino. Morena ha sostenuto il team dalle scalee dell’Inalpi Arena, Fucile ha accolto e abbracciat­o commosso dirigenti, tecnici e giocatori all’arrivo a Piazza Garibaldi. «Questa squadra può far voltare pagina al basket napoletano. Far dimenticar­e le brutte esperienze degli anni passati – ha detto il capitano, compagno di Gavagnin, Maggetti e Williams vincitori nel 1970 anche della Coppa delle Coppe –. Con una società solida alle spalle la GeVi può competere con il calcio Napoli!»

Ne sono convinti anche gli appassiona­ti della GeVi Napoli che da inizio campionato prendono d’assalto il PalaBarbut­o e fanno registrare per ogni gara il sold out. Più che convinti gli oltre trecento tifosi che hanno atteso l’arrivo della squadra, capace di una impresa impronosti­cabile alla vigilia, alla stazione centrale della città. E’ stata festa grande! Cori e slogan appena capitan De Nicolao è apparso con la coppa. «Bravi ragazzi!», «Orgogliosi di essere napoletani», gli slogan ripetuti sulla banchina della stazione tra i numerosi viaggiator­i che osservavan­o incuriosit­i, molti dei quali hanno applaudito al passaggio del gruppo ricoperto di sciarpe e bandiere azzurre. E poi capannelli per salutare, abbracciar­e e fare selfie con i protagonis­ti della quattro giorni piemontese: Ennis, Pullen, Sokolowski e tutti gli altri. Coach Milicic ha potuto constatare ancora una volta di più la forte passione dei napoletani per il basket. Abbracci e applausi per l’intero gruppo dirigenzia­le, capace di aver impresso una svolta al terzo anno di serie A, dopo due sofferte salvezze. In corteo fino al pullman che ha condotto i giocatori al PalaBarbut­o.

Nell’occasione la richiesta pressante della piazza è stata quella di dare una casa al basket. «Non si può continuare a giocare in una struttura sorta in via temporanea venti anni fa», hanno ripetuto in maniera assordante i tifosi. Serve un palazzetto. Lo si insegue da 26 anni, allorché fu chiuso e poi abbattuto il ‘Mario Argento’. Tantissime le promesse di ricostruzi­one condite da progetti arenatisi dinanzi all’impegno economico. «Ora – ripetono all’unisono i tifosi – non è più tempo di aspettare!»

Richiesta ripetuta in serata al sindaco, Gaetano Manfredi, che ha ricevuto l’intero team a palazzo San Giacomo: «Voi avete vinto la Coppa, noi faremo il palazzetto dello sport - ha esordito Manfredi - L’impegno c’è, ci stiamo lavorando. Grazie a chi ci ha dato un’emozione straordina­ria, sono state tre partite che hanno messo a dura prova la nostra salute. Grazie alle tre famiglie che hanno creduto in questo progetto, imprendito­ri veri che hanno scommesso e messo i loro soldi per regalare alla città un successo e una grandissim­a gioia. Per vincere a Napoli ci vogliono passione e coraggio, ma anche un’enorme profession­alità».

Il Sindaco felice «Grazie, ci avete dato un’emozione straordina­ria»

La promessa: «Voi avete vinto la Coppa, faremo noi il palazzetto»

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 ?? CIAMILLO ?? Al rientro da Torino la GeVi è stata accolta dai tifosi alla stazione poi per le strade fino al Comune, dove anche il sindaco Manfredi ha alzato la coppa
CIAMILLO Al rientro da Torino la GeVi è stata accolta dai tifosi alla stazione poi per le strade fino al Comune, dove anche il sindaco Manfredi ha alzato la coppa

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