Carica Milan l’Europa bis può valere un tesoro
Vincerla varrebbe 35-40 milioni e l’accesso alla nuova Champions: c’è Leao che cerca continuità e gol
Il presente. Adesso e solo adesso. Nel senso che altri svarioni, tipo quello di Monza, non sono più concessi. Quando il Milan si è affacciato sulla fase a eliminazione diretta di Europa League, almeno un turno lo ha sempre superato. Partiamo da questo per inquadrare una condanna al timbro minimo, quello sugli ottavi di finale: si parte col vantaggio di tre gol, abbastanza per rendere una teorica formalità l'impegno odierno col Rennes. Non è la Champions, che lo scorso anno si traduceva in un lungo viaggio fino alla semifinale, ma racchiude a sé parecchi significati di natura anche economica. Le fatiche del giovedì possono anche tradursi in risvolti positivi. Tanto per cominciare: gli incassi derivati dallo stadio, perché arrivare in fondo all'Europa League garantirebbe altre tre partite a San Siro. Quindi il rendiconto di un'eventuale vittoria nella manifestazione porterebbe un totale di 35-40 milioni di euro nelle casse rossonere. Una cifra comprensiva del market-pool e che tiene conto del ranking storico. Aver vinto sette volte la Champions League servirà pure a qualcosa, per il Milan. Senza contare che un trionfo riporterebbe il club nel salotto buono dell'Europa, partendo come testa di serie. Ibrahimovic e Moncada saranno presenti stasera a Rennes, non ci sarà invece l'ad Furlani impegnato in un viaggio d'affari in Medio Oriente assieme a Cardinale. Il Milan stasera avrà circa duemila tifosi al seguito.
CONTINUITÀ LEAO. Intanto c'è anche una continuità da trovare per Rafael Leao: il Paris Saint Germain castigato a novembre, settimana scorsa il Rennes per interrompere quel digiuno di oltre un mese dall'ultimo gol. La maledizione in campionato continua, da parte del portoghese. Che stasera dovrebbe cominciare la partita, a differenza di Monza quando ha avuto un minutaggio ridotto. Da quando è al Milan, Leao ha preso contatto con l'Europa. Lasciando però quel senso di giocatore incompiuto, perché non è mai andato oltre un gol all'anno, nelle varie competizioni. Uno nell'Europa League di tre anni fa, così come nei due successivi cammini del Milan in Champions.
Quindi, ai giorni nostri, la rete di novembre a San Siro col Psg aggiunta giovedì scorso all'esultanza del 3-0 contro un altro avversario francese. Quasi certo l'impiego di Jovic dall'inizio: effetti della squalifica in A, che porterà il serbo a saltare le prossime due giornate. Consegnarsi al turnover è stato un rischio pagato carissimo dal Milan quattro giorni fa.
SCENARIO PIOLI. Quindi, il futuro di Pioli: altro punto che accende i contenuti di fine inverno. La conferma dell'allenatore milanista per la prossima stagione è fortemente in bilico. Al momento solo l'eventuale vittoria in Europa League l'unico trofeo che manca nella bacheca rossonera - potrebbe consegnargli il prossimo Milan. Si naviga a vista, per forza di cose. Ecco perché la tappa europea di stasera non può contemplare altre distrazioni.