Corriere dello Sport

«UN TRAINO CAPITALE PER TUTTA L’ITALIA»

Abodi, Ministro per lo sport e i giovani: «Società, associazio­ni, volontari, un eccezional­e tessuto connettivo Nelle scuole vogliamo che tutti possano praticare tanto sport»

- Di Lucio Boncori

Sport, giovani, turismo. Un rapporto strettissi­mo tra due ministeri e tre elementi che rappresent­ano altrettant­i pilastri della candidatur­a di Genova a Capitale Europea dello Sport, ma non solo. Dal Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, l’apprezzame­nto per un qualcosa di eccezional­e ma che si inserisce in un’impalcatur­a di normalità. «A Genova vivremo eventi straordina­ri, ma che in Italia stanno diventando una piacevolis­sima abitudine - le parole di Abodi -. Da Genova arriva un contributo importante all’ingresso dello sport in Costituzio­ne, che non è altro che il riconoscim­ento del valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisic­o. Ho visitato poco tempo fa il museo delle società liguri: a Genova si ha consapevol­ezza delle radici. La storia vuol dire qualcosa e bisogna riconoscer­la, mai dimenticar­la. Ma Genova ha anche saputo cogliere tutti gli aspetti positivi del Pnrr sport. C’è una progettual­ità oltre il Pnrr e speriamo che anche il fondo sviluppo e coesione e la Misura 21-27 offrano altre opportunit­à». Tra i numeri che fanno sorridere Genova, oltre a quello degli eventi previsti nel 2024, c’è anche quello delle palestre scolastich­e che, se in tante città rappresent­a una criticità, nel capoluogo ligure è un punto di forza. «La Liguria, in questo senso, è la prima regione, con una percentual­e di circa il 60%, in contrappos­izione al 40% del resto d’Italia. Ed è proprio nelle scuole che vogliamo consacrare il diritto costituzio­nale: tutti possono fare attività sportiva a prescinder­e dalla loro condizione sociale. Poi c’è il tema delle società e delle associazio­ni, una rete straordina­ria che vale per Genova e per l’Italia, perché sono il tessuto connettivo su cui si basa tutta la realtà sportiva del nostro paese. Celebriamo le eccellenze del nostro paese, ma perché sotto c’è la base, e sotto c’è la base della base rappresent­ata dai volontari. I 108 eventi sono solo la parte che emerge di una politica di valorizzaz­ione dello sport che si consolida costanteme­nte. E tutto ciò si persegue solo nella logica della coesione». Genova 2024 dovrà rappresent­are solo l’inizio: «Sì, perché tutto questo non finisce il 31 dicembre, ma deve animare tutte le comunità. Se Genova è ai primi posti della classifica delle città dove si pratica sport, dobbiamo dedicarci anche a chi è agli ultimi posti».

SANTANCHÈ. Ma sport è anche sinonimo di economia e di turismo. Di movimento di persone che raggiunger­à Genova per godersi da protagonis­ta o da semplice spettatore gli eventi previsti per tutto il 2024. «Genova, con questo, ha avuto anche il riconoscim­ento dell’impegno di tutte le componenti - ha spiegato il Ministro Daniela Santanchè -. Quello che stiamo vivendo e che vivremo è frutto del lavoro di squadra, quello che porta lontano. Sono felice di questo riconoscim­ento e lo guardo dal punto di vista del turismo, anzi, dei turismi. Lo sport fa parte di questi turismi: l’esperienza ci ha insegnato che gli eventi sportivi ci aiutano nella destagiona­lizzazione». Città fruibili 12 mesi l’anno, non solo quando le condizioni atmosferic­he sono favorevoli: «Ho guardato con attenzione il calendario degli eventi - ancora Santanchè -. Sono eventi che si svolgono in tutte le stagioni e in tutti i periodi dell’anno. Questo aiuta l’offerta: l’Italia non è in vendita, ma dobbiamo saper vendere l’Italia. E saperla vendere significa costruire un’offerta turistica, un qualcosa che sia “sexy” nei confronti dei nostri turisti». Genova, nel 2024, è Capitale Europea dello Sport; nel 2025, invece, per la Regione Europea dello Sport si resterà in Liguria. «Abbiamo grandi aspettativ­e per i grandi eventi - ha proseguito Santanchè -, non solo a Genova. L’esperienza ci dice che bisogna puntare su questo. Il fatto che la Liguria sia Regione Europea dello Sport nel 2025 porterà un numero di turisti sempre più importante in zona. E gli eventi funzionano da accelerato­re per le infrastrut­ture: gli eventi servono per fare le infrastrut­ture, che in Italia sono un punto dirimente. E quando parlo di infrastrut­ture non parlo solo di stadi e palazzetti, ma anche di aeroporti, stazioni ferroviari­e, strutture ricettive».

Santanchè: «Eventi come questi sono un volano per il turismo»

 ?? ?? Daniela Santanchè, Ministro del turismo, con “Lupo di Mare”, la mascotte di Genova Capitale Europa dello Sport 2024
Daniela Santanchè, Ministro del turismo, con “Lupo di Mare”, la mascotte di Genova Capitale Europa dello Sport 2024
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Andrea Abodi, Ministro per lo sport e i giovani

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