Freuler e Orsolini i conti che tornano
Due ex atalantini, ma con storie molto diverse: lo svizzero è stato la colonna di Gasperini per sette anni, l’esterno ha avuto un rapporto teso con il tecnico piemontese L’addio a Bergamo ha significato il successo a Bologna per l’ala Sartori è stato deci
Forse è vero: la bellezza sta negli occhi di chi guarda. Punti di vista diversi hanno perciò Orsolini e Freuler, che ritrovano un pezzo del loro passato. Quella contro l’Atalanta è oggi gara per la Champions, ma per loro è anche un tuffo in ciò che è stato. Orsolini è diventato una bandiera del Bologna, anzi un simbolo come dice lui. Vive sotto le due torri da anni, questo con Thiago Motta è addirittura il settimo. È diventato una delle anime di questa squadra, figura chiave di un gruppo. Ha superato ostacoli e stagioni sbagliate, ricordandosi sempre di essere un attaccante. Infatti non è mai sceso sotto i 6 gol a stagione. Ogni anno sembrava dover andare via da Bologna, luogo di passaggio per definizione. Lo volevano la Lazio, la Fiorentina, persino la Juve. Lo avevano cercato anche all’estero. Orso è sempre rimasto qui. Non sarebbe successo se fosse rimasto all’Atalanta, la stessa che anche nel 2017 guidava Gasperini. Tra Orso e il Gasp poco feeling, qualche incomprensione. Lui era giovane, l’altro sergente di ferro. Qualcosa doveva rompersi. Lì è cominciata l'avventura di Orso a Bologna.
FREULER C’È. Ben diverso è il ricordo di Freuler. A Bergamo lo svizzero è entrato nel giro che conta. Con la maglia nerazzurra Remo ha giocato sette stagioni, spendendo lì i suoi anni migliori. A 31 anni Remo è arrivato a Bologna con la fama del veterano, un giocatore con un curriculum lungo e pieno di competizioni giocate: il Mondiale, l’Europeo con la Nazionale; le coppe europee con l’Atalanta. Ha fatto la Champions, l’Europa League. Freuler con la maglia dei bergamaschi ha raggiunto risultati incredibili. Era arrivato dal Lucerna, l’Atalanta è stata il suo salto nella Serie A. Tante le partite, addirittura 203 tra campionato e coppa. Soprattutto una garanzia per Gasperini, che di lui non ha mai potuto fare a meno. Fenomenale davanti alla difesa, uomo in più del centrocampo, quando Sartori ha avuto l’occasione di riportarlo in Italia (dalla Premier, Freuler giocava nel Nottingham Forest) non ci ha pensato due volte: 5 milioni di euro nell’ambito dell’affare Nico Dominguez. Sotto
le due torri Freuler ha trovato una seconda giovinezza.
STESSO SCOPO. Atalanta-Bologna è dunque un remix, uno sguardo di Orso e Freuler ai loro vecchi amori. Tutti e due hanno però uno scopo: vincere. La squadra di Thiago Motta oggi può scrivere la storia, per questo sia lo svizzero sia l’azzurro vogliono prendersi la scena. Nessuno ha il dente avvelenato, Orsolini ha superato le vecchie frizioni con il Gasp. Oggi è un giocatore maturo, i suoi 27 anni bastano a renderlo un trascinatore. Lui e Remo vogliono conquistare l’incredibile con il Bologna. Se per Freuler sarebbe una soddisfazione, per Orsolini ci sono questioni più grandi. La Nazionale, per esempio. L’Italia del ct Spalletti passa da sfide come questa, per questo Orsolini vuole incidere. E se dovesse arrivare anche il classico gol dell’ex: beh, allora tanto meglio.