Corriere dello Sport

Palermo fragile difesa da bunker a un colabrodo

- Di Paolo Vannini

PALERMO – La prima mossa per dare una scossa al Palermo infilatosi nel tunnel della crisi è sistemare la fase difensiva. Il mistero della trasformaz­ione negativa della squadra è sotto osservazio­ne e non è stata trovata una cura: il dato incredibil­e è che nella pri- ma parte di stagione, i rosanero erano apparsi solidi e van- tavano una delle migliori dife- se del torneo. Ancora alla 13ª, pur dopo il ko interno col Cittadella, il Palermo era la squadra meno battuta in B: 10 gol al pas- sivo. Quindici partite dopo la si- tuazione si è rovesciata: la Corini band ha subito 28 reti, quasi 2 di media a gara, peggio solo 5 formazioni. Le trasferte sono diventate incubi in cui è scontato subire almeno un gol: l'ultimo “clean sheet” di Pigliacell­i risale a Modena (7 ottobre), 9 gare esterne di fila.

SERVE LUCIONI.

Un colabrodo incomprens­ibile, e situazioni non univoche che rendono difficile trovare una spiegazion­e semplice. L'assenza di Lucioni, acquistato in estate per fare da leader a un reparto che aveva già mostrato lacune, può essere un motivo, ricordando però che Lucioni era in campo anche in occasioni di rovesci (col Catanzaro al Barbera e a Parma con due reti prese nell'over time) ma non lo era né a Como né a Cremona (altre rimonte). L'ex Lecce e Frosinone, sempre presente nelle prime 17 partite, è ormai ai box da tre mesi per un doppio infortunio muscolare. Nel 2024 non ha mai visto il campo e il proposito è quello di recuperarl­o dopo la sosta, quindi per l'ultimo mese di regular season. Ma va detto che Nedelcearu che l'ha sostituito non ha demeritato e che, appena 3 partite fa,

il trend sembrava invertito con 2 sole reti prese in 4 match (Catanzaro, Bari, Feralpi e Como).

FRAGILITÀ. Le soluzioni toccano a Corini, che finora non ha mai pensato a un cambio di modulo e che è sembrato attribuire il tracollo di Brescia essenzialm­ente all'inferiorit­à numerica dovuta al rosso di Marconi. Ma non c'è dubbio che dati così negativi impongano una diversa attenzione all'equilibrio generale di squadra. Questa fragilità, che appare anche psicologic­a oltre che di specifici movimenti, toglie purtroppo valore all'altro dato su cui invece il Palermo potrebbe fondare le sue ambizioni: la clamorosa forza offensiva, con la squadra secondo attacco del torneo a quota 51 gol con 10 gare ancora da giocare. L'anno scorso, i rosa si fermarono a 48 reti totali.

LA RIPRESA.

Oggi la squadra tornerà al lavoro ed avrà una settimana per preparare una gara dai risvolti insidiosi col Lecco ultimo in classifica e in crisi. La società non ha messo in discussion­e Corini nonostante il malumore della tifoseria, ma il suo silenzio ufficiale, ormai un'abitudine, non va interpreta­to come distrazion­e o superficia­lità. Con allenatore e squadra ci sarà un confronto, come altre volte, e una specifica richiesta di offrire subito una risposta concreta.

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Mirko Pigliacell­i 30 anni

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