Corriere dello Sport

SINNER GIOCA AL BUIO

Battuto Shelton, l’azzurro oggi in campo per i quarti «Ora c’è Lehecka, l’ho sfidato 5 anni fa ma non lo conosco bene e so che dovrò dare il massimo»

- Di Lorenzo Ercoli

La sensazione americana si inchina al campione azzurro. Questo il facile riassunto dell'ottavo di finale di Indian Wells che ha visto Jannik Sinner imporsi su Ben Shelton con il punteggio di 7-6(4) 6-1. Sul Centrale del torneo california­no, sotto lo sguardo attento del pubblico di casa, si è svolto il terzo atto di quella che in futuro potrebbe diventare un’altra rivalità accesa: da un lato il numero 3 del mondo; dall'altro il ventunenne di Atlanta che nell'ultimo anno e mezzo si è abbattuto sul tour con una rapidità che ha ricordato quella dell'altoatesin­o e di Alcaraz. Il forte tifo a stelle e strisce è stato però smorzato da un assolo dominante e, al netto di qualche inciampo nel primo set, Sinner ha archiviato a pieni voti quella che, prima di un’eventuale semifinale con Zverev o Alcaraz, poteva essere la pratica più scottante.

Prima del fatidico incontro, il bilancio tra i due era in perfetta parità: un successo a testa nella scorsa stagione. Shelton aveva trionfato su Sinner a Shanghai, quando l’italiano aveva accusato le fatiche della fresca vittoria di Pechino. Poche settimane dopo è poi maturato il riscatto in quel di Vienna.

Una volta entrato in campo Shelton ci ha subito messo i muscoli e ha provato a imporre il suo tennis estremamen­te aggressivo, prestandos­i così però anche a diversi gratuiti. Nel quarto gioco l’americano manca la conversion­e di quattro palle break e nel game successivo cede la battuta trovandosi costretto a inseguire. Il numero uno d’Italia nel giro di poco serve per il set sul 5-4, ma una volta fallito un set point permette al rivale di rimettersi in carreggiat­a. Nei dieci minuti successivi riemerge qualche alto e basso

del passato, ma quando conta l’italiano ritrova la trebisonda, mentre il giovane Ben si eclissa dal match. Nel secondo parziale va tutto liscio, allungo già nel secondo gioco e un risultato che evidenzia l’attuale divario tra i due. Temibile sulla partita secca, il tennista di Atlanta adesso si trova al cospetto della Top 10 e, come insegnatoc­i da Jannik, quando c’è il talento si tratta di un traguardo che matura con tempo ed esperienza.

«La 18ª vittoria consecutiv­a? Io non do nulla per scontato e in ogni partita scendo in campo per dare il massimo. Ogni avversario è diverso: in questo caso Shelton è mancino, serve molto bene ed è un rivale ostico. Adesso giocherò con Lehecka, non lo conosco bene anche se mi hanno ricordato che ci ho giocato cinque anni fa». Correva effettivam­ente l'anno 2019 quando Jannik Sinner, allora 298° nel ranking mondiale, superò Jiri Lehecka, wild card che il giorno precedente aveva conquistat­o il primo punto ATP, con un solido 6-4 6-2 al secondo turno del Challenger di Ostrava. Nella sfida tra coetanei adesso l'azzurro è la stella, ma il ceco si è affermato come una solida realtà nel circuito, guadagnand­osi il suo primo quarto di finale in un Masters 1000. Forte del 32° posto nella classifica ATP e del trionfo di gennaio ad Adelaide, Lehecka nei due turni precedenti al match odierno ha ottenuto due successi dilaganti su Andrey Rublev (6-4 6-4) e Stefanos Tsitsipas (6-2 6-4).

A Indian Wells è dunque tutto pronto per un nuovo test, uno di quelli in grado di stimolare Sinner, pienamente lanciato nella rincorsa alla seconda posizione mondiale. In un’eventuale semifinale potrebbe esserci proprio lo scontro diretto con lo spagnolo Alcaraz, rematch del 2023 dove a vincere fu l’ex numero 1 del mondo.

In tema di numeri 1, Jannik ha parlato della vittoria di Nardi su Djokovic, spendendo belle parole per il connaziona­le: «Ci conosciamo. Non dico benissimo, ma abbastanza bene. Dovevamo allenarci insieme questo inverno, ma si è slogato la caviglia il secondo giorno. Luca è un grande talento e un bravo ragazzo. La prima volta contro un numero 1 ATP non sai cosa aspettarti e batterlo subito è incredibil­e, no? Sono davvero felice per lui».

Jannik: «Niente è scontato, perché ogni avversario è diverso»

«Nardi? Bravo ragazzo e grande talento. Sono felice per lui»

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ANSA Jannik Sinner 21 anni, alla 18ª vittoria di fila

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