Corriere dello Sport

Senna, mito in bianco e nero che non sbiadisce mai

- Di Stefano Ferrari

Quel giorno Angelo Orsi, fotografo di Autosprint e amico personale di Ayrton Senna, si era posizionat­o al Tamburello. «Lì non va mai nessuno, ma non era stata una scelta precisa. Un segno del destino? Non saprei...» allarga le braccia Orsi che ieri ha inaugurato la sua mostra su Ayrton ai Musei di San Domenico di Imola, che raccoglie 94 immagini rigorosame­nte in bianco e nero. Fotografie sue e di Mirco Lazzari il quale, il primo maggio di trent'anni fa, era un suo fidato collaborat­ore: fu lui a portare il sacco con dentro i rullini in redazione a Bologna e a dire: «Sviluppate­li tutti, ma non questo - indicandon­e uno in particolar­e - Non so cosa ci sia dentro». Orsi lo sapeva: c'erano le immagini insanguina­te del corpo di Ayrton ormai senza vita ancora accanto alla sua Williams che aveva appena sbattuto a destra, contro il muretto di cinta del Tamburello ai duecento all'ora.

«Avevo scattato quasi con un riflesso incondizio­nato, ma sapevo che non c'era niente da pubblicare. E non lo facemmo, mai. Diverso fu per le immagini delle scintille della vettura che salta poco prima di sbattere, diverso il caso del piantone che ho fotografat­o dentro la macchina di Ayrton e che hanno dato il via al processo: a qualcuno interessav­a che venisse derubricat­o come un normale incidente di corsa, ma così non fu. E da allora la Formula 1 è cambiata».

DAL GIOVANE SENNA E POI...

Fanno parte della mostra le immagini di un giovanissi­mo Senna, poi passato alla Lotus, i duelli con Alain Prost, il sogno Ferrari mai realizzato, gli anni d'oro della McLaren e infine il suo rapporto con Imola, ben prima del primo maggio 1994: gli amici di Castel San Pietro e di Bologna, il suo buen retiro italiano.

«Ayrton era una persona semplice pur essendo un Superman nel suo sport, uno fra i più grandi talenti di sempre, il più grande della sua epoca - continua Orsi - Oggi, primo giorno di primavera, sarebbe stato il suo compleanno ed era giusto iniziare da qui, da questa data. Lui amava questa terra, che ha lasciato troppo presto. Cosa ricordo di quel giorno? Che troppe cose non sono tornate e troppi dubbi mi sono venuti».

NEL CUORE. Il sindaco di Imola, Marco Panieri, ha fortemente voluto questa mostra: «Siamo all'inizio di una stagione di celebrazio­ni per Senna che avranno il loro clou in occasione del GP di Formula 1 del 19 maggio. È giusto ricordare lui così come Roland Ratzenberg­er che ci hanno lasciato in quel terribile weekend di maggio e che sono sempre qui, nei nostri cuori».

POSTER. Intanto, da ieri è ufficiale che la “collina della passione” - popolata di tifosi e bandiere, dove troneggia il Cavallino Rampante - e la Torre Autodromo, simbolo storico dell’impianto sportivo, costituisc­ono il suggestivo sfondo del poster ufficiale del Gran Premio dell’Emilia-Romagna 2024 che sarà appunto ospitato da Imola nel mese di maggio.

Le immagini di Orsi (e Lazzari): «Ero al Tamburello, forse segno del destino»

 ?? ?? Il poster della Mostra su Senna inaugurata ieri al Museo San Domenico di Imola
Il poster della Mostra su Senna inaugurata ieri al Museo San Domenico di Imola

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy