La grande incognita di quota 70
Con 70 punti si va in Champions, dice Allegri. Se la base della previsione è statistica, ha ragione. Nelle ultime sei stagioni, dal 2017-18 all’anno scorso, ovvero da quando in Champions entra direttamente (saltando i play-off) anche la quarta classificata della Serie A, solo una volta siamo scesi sotto quota 70, è stata l’Inter nel 201819 arrivata quarta con 69 punti. Nei quattro campionati precedenti, quando la nostra terza classificata passava dai play-off per entrare nei gironi di Champions, per tre volte la cifra del quarto posto (insufficiente per il traguardo più prestigioso) si è abbassata sensibilmente: Fiorentina con 65 nel 2013-14 e con 64 nell’anno successivo, Inter con 67 nel 2015-16 e solo l’Atalanta ha superato la soglia dei 70 punti, arrivando a 72, nel 2016-17.
In questa stagione c’è però una variabile interessante e stimolante, esiste la concreta possibilità che pure il quinto posto della Serie A garantisca l’ingresso in Champions League. In questo momento sarebbe la Roma a beneficiarne. Se sarà davvero così, lo sapremo solo a fine stagione, quando l’Uefa pubblicherà la classifica finale basata sui risultati delle Coppe. Ma nonostante l’attuale incertezza, si allarga non poco il gruppo delle pretendenti alla Champions. Per dare un’idea, l’anno scorso, dopo 29 giornate, fra la nona (Fiorentina) e la quarta (Milan) c’erano 11 punti, l’obiettivo della grande coppa per i viola era quasi un miraggio; quest’anno fra la nona (Lazio) e la quinta (Roma) i punti di distacco sono otto e in questo caso c’è pure il derby ancora da giocare. Col quinto posto aumentano gli scontri diretti e, come probabile conseguenza, potrebbero diminuire i punti necessari per conquistare un posto in Champions.
Se invece pensiamo da pessimisti, considerando solo il quarto posto come l’ultimo per entrare nella grande coppa, il discorso si restringe un po’. Nei tre campionati precedenti, chi occupava i primi quattro gradini della classifica dopo 29 giornate ha sempre conquistato la Champions, tranne una volta, quando la Roma (terza l’anno scorso) lasciò il posto all’Inter. (La Juve, con i 10 punti di penalizzazione, fa storia a sé). Se sarà confermata questa linea, in Champions andranno Inter, Milan, Juventus e Bologna. Ma tranne la capolista, che vive in un mondo a parte, le altre tre sanno che sarà battaglia da qui alla fine. Già oggi Lazio e Fiorentina battendo Juventus e Milan hanno la possibilità di accorciare le distanze nel gruppo di testa, che in questo momento possiamo racchiudere in dieci squadre, dal Milan secondo a 62 punti al Torino undicesimo a 41. Nel turno del 6-7 aprile gli scontri diretti saranno tre, il derby di Roma, Juventus-Fiorentina e Monza-Napoli, in quello successivo il derby di Torino e Bologna-Monza. Tutto può ancora succedere, nonostante i precedenti tolgano molte probabilità di qualificazione a chi insegue.
Sulla corsa alla Champions incideranno anche le coppe di questa stagione. Juve e Lazio sono in corsa per la Coppa Italia, come Fiorentina e Atalanta attese anche in Conference ed Europa League, competizione che ha in programma il derby fra Roma e Milan. Nel breve periodo, per Italiano e Gasperini sono almeno due partite in più di tutti gli altri (esclusi Pioli e De Rossi) e per uno dei due, ovvero il finalista di Coppa Italia, saranno tre in più. È uno sprint lungo e pieno di incognite: infortuni, stanchezza, cali di forma, assenze di giocatori importanti, tutto avrà un peso sul piazzamento finale, vivremo due mesi intensi, con la speranza (fondata) di ritrovarne non quattro ma cinque in Champions.