Corriere dello Sport

Formula Italiano «Avviciniam­oci alla perfezione»

- Di Francesco Gensini FIRENZE

Sono tutte importanti le partite, dalla prima all’ultima, perché ognuna va a incidere sul percorso complessiv­o. Banale, ma è così. Eppure, questa contro l’Atalanta da sola vale di più per la Fiorentina: vale mezza finale di Coppa Italia, vale mezzo Olimpico da conquistar­e per riprovarci a distanza di un anno dalla sconfitta del 23 maggio scorso di fronte all’Inter. E allora, se gli effetti negativi di errori e mancanze possono essere diluiti sul lungo termine, tipo un campionato da 38 giornate, e secondo come ammortizza­rli fino ad annullarli, in 180 minuti (salvo rigori, che per la squadra viola non sarebbe una novità visti i due precedenti con Parma agli ottavi e Bologna ai quarti) il margine concesso si riduce sensibilme­nte. Forse, si annulla del tutto. Insomma, a Biraghi e compagni serve la partita perfetta: e Vincenzo Italiano lo sa.

ORGOGLIO E GIUDIZIO.

«Il percorso in Coppa - ha detto al sito del club - è sempre difficile e complicato, specie quando si arriva a questo punto e allora conta sbagliare meno possibile e avere molta concretezz­a nelle occasioni costruite. Con l’orgoglio per la terza semifinale consecutiv­a, dobbiamo avvicinarc­i alla perfezione: siamo ancora dentro a un percorso che vogliamo condire con qualcosa di straordina­rio». E il tecnico siciliano sa benissimo anche che la partita perfetta di una Fiorentina perfetta serve ancora di più al cospetto di un un’Atalanta forte, rigenerata e ritemprata dalla vittoria di sabato al Maradona (i nerazzurri venivano da due punti in quattro gare prima del 3-0 rifilato alla formazione di Calzona) che è stata frutto di espression­e corale nel gioco e della qualità dei suoi solisti. «Troviamo una squadra in salute, in condizione, che sta bene, e dobbiamo farci trovare pronti. Sono sempre state sfide combattute: primo per quello è l’Atalanta di suo, poi è già una battaglia solamente affrontarl­a per quello che ha fatto in questi anni e per quello che sta dimostrand­o. Noi e loro daremo il mille per mille e mi auguro si possa noi riuscire a commettere il minor numero di errori rimanendo attenti e concentrat­i».

«Serve concretezz­a per sfruttare le occasioni da gol che costruirem­o»

Kayode a destra Ranieri al centro con Milenkovic Arthur in regia

SPINTA DEL FRANCHI.

Ultima ma non per peso specifico, l’esito di stasera e il passaggio del turno nel complesso sarà anche una questione di scelte. Di formazione, ovviamente. Che Italiano (le scelte) se l’è portate dietro a oggi come sempre fa quando la Fiorentina è impegnata in notturna, a maggior ragione dentro una “settimana” da otto giorni che va dal Milan alla Juventus passando per l’Atalanta. Sarà comunque una Fiorentina riveduta, modificata e corretta rispetto a quella anti-rossoneri, nel segno di un turnover mirato quanto inevitabil­e in cui Kayode si riprende la fascia destra, Ranieri un posto al centro della difesa accanto a Milenkovic (Quarta non è al meglio), Arthur la regìa del gioco con Bonaventur­a un po’ mediano e un po’ trequartis­ta per trasformar­e il 4-2-3-1 in 4-14-1 che in un paio di occasioni ha esaltato la squadra viola. Ma tornano anche Gonzalez e Sottil ai fianchi di Beltran (ballottagg­io con Barak) e tutti e tre a supporto di Belotti. Sempre se così pare a Italiano. «Contiamo sul supporto del pubblico, il dodicesimo uomo, che ci dà l’energia per andare oltre i nostri limiti: mi auguro che siano in tanti i nostri tifosi per spingerci verso un grande risultato».

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GETTY Vincenzo Italiano

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