Corriere dello Sport

Il Psg vede doppio e archivia Mbappé

- Di Davide Palliggian­o

L’accoppiata Ligue1- Coppa di Francia al momento è quanto di più probabile ci sia per il Psg, che stasera in semifinale al Parco dei Principi affronta il Rennes. A Parigi però non si fa altro che parlare di Mbappé, uscito polemicame­nte nella domenica di Pasqua dal Classique contro il Marsiglia quando i suoi compagni erano in 10 uomini, ma comunque avanti 1-0. In Francia hanno vivisezion­ato le immagini della sostituzio­ne, s’è parlato di un insulto («figlio di p…») rivolto a Luis Enrique e di come l’allenatore spagnolo lo stia gestendo ultimament­e, con sostituzio­ni continue, partenze dalla panchina e dichiarazi­oni poi in contrasto con i fatti. La realtà è invece più semplice di quanto sembri: «Ho 53 anni, ho molta esperienza e l’insulto è solo un’invenzione» ha risposto Lucho a chi gli chiedeva se avesse visto la reazione del suo giocatore. «Sono molto contento di come si stia comportand­o. Spero che questa storia, per il Psg e per Mbappé, termini in modo me- raviglioso. Siamo tutti sulla stessa barca e la semifinale con il Rennes ci dà grandi stimoli».

SENZA RANCORE.

In campionato, l’ultima sfida è finita 1-1 lo scorso 25 febbraio: il Psg acciuffò il pareggio al 98’ con un rigore molto dubbio di Gonçalo Ramos. «Ma non cerchiamo vendette ha ammesso Jules Stephan, allenatore del Rennes - Non partiamo favoriti, ma i miei ragazzi sono capaci di cose incredibil­i, sia individual­mente che di squadra». In caso di parità al 90' si andrà direttamen­te ai rigori. Un dettaglio che il suo collega Luis Enrique non ha preparato: «In carriera ho provato di tutto: preparando­li, non preparando­li, dando o non dando tutte le informazio­ni. È impossibil­e preparare i giocatori ai rigori. Ci sono gli specialist­i, ma anche loro falliscono. Sta tutto nello stato d'animo del momento». Le ultime due volte che s'è giocato una partita dagli 11 metri allenava la Spagna: dopo aver perso con l’Italia in semifinale all’Europeo aveva chiesto ai suoi giocatori di arrivare al Mondiale in Qatar avendo calciato 1.000 rigori in allenament­o durante l’anno: è finita con l’eliminazio­ne agli ottavi per mano del Marocco. Ai rigori, non segnandone neanche uno.

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ANSA Vitinha festeggiat­o dopo il gol al Marsiglia

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