Il Psg vede doppio e archivia Mbappé
L’accoppiata Ligue1- Coppa di Francia al momento è quanto di più probabile ci sia per il Psg, che stasera in semifinale al Parco dei Principi affronta il Rennes. A Parigi però non si fa altro che parlare di Mbappé, uscito polemicamente nella domenica di Pasqua dal Classique contro il Marsiglia quando i suoi compagni erano in 10 uomini, ma comunque avanti 1-0. In Francia hanno vivisezionato le immagini della sostituzione, s’è parlato di un insulto («figlio di p…») rivolto a Luis Enrique e di come l’allenatore spagnolo lo stia gestendo ultimamente, con sostituzioni continue, partenze dalla panchina e dichiarazioni poi in contrasto con i fatti. La realtà è invece più semplice di quanto sembri: «Ho 53 anni, ho molta esperienza e l’insulto è solo un’invenzione» ha risposto Lucho a chi gli chiedeva se avesse visto la reazione del suo giocatore. «Sono molto contento di come si stia comportando. Spero che questa storia, per il Psg e per Mbappé, termini in modo me- raviglioso. Siamo tutti sulla stessa barca e la semifinale con il Rennes ci dà grandi stimoli».
SENZA RANCORE.
In campionato, l’ultima sfida è finita 1-1 lo scorso 25 febbraio: il Psg acciuffò il pareggio al 98’ con un rigore molto dubbio di Gonçalo Ramos. «Ma non cerchiamo vendette ha ammesso Jules Stephan, allenatore del Rennes - Non partiamo favoriti, ma i miei ragazzi sono capaci di cose incredibili, sia individualmente che di squadra». In caso di parità al 90' si andrà direttamente ai rigori. Un dettaglio che il suo collega Luis Enrique non ha preparato: «In carriera ho provato di tutto: preparandoli, non preparandoli, dando o non dando tutte le informazioni. È impossibile preparare i giocatori ai rigori. Ci sono gli specialisti, ma anche loro falliscono. Sta tutto nello stato d'animo del momento». Le ultime due volte che s'è giocato una partita dagli 11 metri allenava la Spagna: dopo aver perso con l’Italia in semifinale all’Europeo aveva chiesto ai suoi giocatori di arrivare al Mondiale in Qatar avendo calciato 1.000 rigori in allenamento durante l’anno: è finita con l’eliminazione agli ottavi per mano del Marocco. Ai rigori, non segnandone neanche uno.