Jolly Catanzaro Antonini, terzino col vizio del gol
Di testa appostato sul secondo palo o l’inzuccata vincente in una selva di uomini non fa differenza. Per Matias Lui Antonini, brasiliano di Porto Alegre del Catanzaro, è stato un attimo regalare nuovi equilibri, fare la differenza in un reparto già collaudato e siglare tre reti in otto presenze, bottino da attaccante. Trattandosi però di un centrale difensivo, questi numeri lo qualificano come valore aggiunto di un mercato invernale che ha regalato pedine nuove a difesa e centrocampo (Petriccione), alla banda guidata da Vincenzo Vivarini, capace di prendersi il lusso di violare a Pasquetta il campo più involato ed inviolabile della B.
LUI, SEMPRE LUI.
La vittoria del Catanzaro in casa del Parma porta anche la firma di Matias Lui Antonini, pronto a scattare come una molla sul corner di Vandeputte trovando lo spiraglio giusto nel traffico del cielo difensivo avversario. Era già capitato contro Ascoli e Südtirol al Ceravolo, ora il tris in trasferta per un calciatore prossimo a compiere 26 anni (9 aprile) che ha ampiamente dimostrato maturità per affrontare una categoria mai assaggiata prima, in una carriera che lo ha visto inizialmente con le Primavera di Inter e Cagliari, prima di iniziare in serie D (Oggiono e Ravenna) per poi salire in C (Taranto). Il colpo di testa è la sua specialità, Antonini, infatti, sa sempre farsi trovare pronto quando a calciare corner o crossare ci sono compagni dai piedi buoni, ma insieme a questa abilità ha anche quella di saper uscire dalla difesa giocando, marcando pulito (0 ammonizioni), qualità decisive per restituire compattezza a un reparto che al suo arrivo aveva dimenticato cosa fossero i clean sheet (ora diventati 9).
CARRIERA ASCENDENTE.
Per Matias Antonini, 7 reti in serie D ed altrettante nel livello superiore, da gennaio scorso il presente si chiama Catanzaro, con contratto fino a giugno 2027, dopo un tiramolla col Taranto che, ovviamente, non voleva privarsene visto che nella prima metà di questa stagione il centrale brasiliano aveva fatto centro già 4 volte. Per lui nessun problema a passare dalla difesa a 3 di mister Capuano a quella a 4 di Vivarini. È bastato un rapido rodaggio con ingresso in campo nei minuti finali contro il Palermo prima di essere buttato nella mischia nelle successive 5 gare, affrontate tutte da titolare, quindi un ritorno in panchina prima di ritrovare il campo dall’inizio negli ultimi due incroci. L’arrivo a Catanzaro, piazza che Matias ha fortemente voluto, anche grazie al suo aiuto è coinciso con una fase di rinascita della formazione giallorossa che nel finale di anno solare 2023 aveva sbandato.