Palermo, Grosso in pole per sostituire Corini
Dopo il ko di Pisa, il tecnico è ad un passo dall’esonero Per l’ex rosanero sarebbe pronto un contratto pluriennale, ma lui non è ancora del tutto convinto
Al Palermo la situazione tecnica si sta ingarbugliando. Corini dopo gli ultimi tracolli sembra ormai fuori dai giochi, ma Fabio Grosso, la pista principale su cui i dirigenti rosa avevano puntato, non è così convinto di voler subentrare in corsa. Altre piste sono impraticabili, come quella di Sottil causa regolamento (in questa stagione ha allenato l'Udinese in A e non può scendere in B), o appena sfiorate, come nel caso di Rino Gattuso, che sarebbe invece libero avendo rescisso l'accordo col Marsiglia in febbraio. Grosso, altro super ex del Palermo, che fu compagno di Corini e fece staffetta con lui in panchina già 4 anni fa (a Brescia, in serie A), ha iniziato a trattare col City sulla base di due anni e mezzo di contratto ma poi ha chiesto tempo. Dopo la trionfale promozione della scorsa stagione a Frosinone, aveva scelto Lione per ricominciare ma dopo due mesi è andato via fra incidenti e polemiche. Vuole riflettere.
ALLENAMENTO.
Al momento, dunque c'è uno stallo per la panchina di una squadra che invece ha fretta perché già sabato affronterà una delicatissima sfida con la Sampdoria, a questo punto decisiva per la posizione nei playoff. Anche per questa incertezza, formalmente l'esonero a Corini non è stato ancora comunicato, tanto che ieri mattina il tecnico ha comunque diretto la seduta di scarico al centro di Torretta, in un clima apparentemente normale. Ma che non si possa più andare avanti così stavolta è evidente anche al management del City Group, che dopo il ko di Pisa, ha dovuto prendere atto che la lodevole intenzione di lavorare sulla continuità tecnica non solo non sta producendo i miglioramenti attesi, ma ha di fatto moltiplicato le fragilità di una squadra che sembra soffrire la posizione in eterno bilico dell'allenatore fino a ripetere sempre gli stessi errori. L'obiettivo diventa un finale di stagione che protegga almeno la disputa dei playoff, per nulla sicura nonostante i 9 punti di vantaggio sul 9° posto e sopratutto il ripristino di una condizione ambientale meno “tossica” e densa di malumori. Se fra gli obiettivi della nuova proprietà c'era una crescita graduale del gruppo, la stessa si è arrestata clamorosamente dall'intervallo di Cremona in poi: da quel 2-0 con l'uomo in più, è stato un crollo disarmante a cui l'allenatore non ha saputo mettere rimedio pur provandoci con tutte le proprie forze. Corini stesso aveva chiesto concretezza ai suoi spiegando che il “percorso” era finito ed adesso bisognava raccogliere dei frutti. Il risultato sono state 4 sconfitte nelle ultime 5 gare con 14 gol presi, l'evidenza che la squadra non recepisce più le sue indicazioni. Lampante poi la crisi atletica, nei secondi tempi il Palermo viene regolarmente sopraffatto da ogni avversario: il Pisa anche in parità numerica arrivava sempre prima ed ha potuto calciare in area moltissime volte senza adeguato contrasto. Desolante il dato sull'incapacità di tenere il risultato: lunedì il Palermo ha vanificato per l'ennesima volta in stagione un doppio vantaggio, facendosi rimontare prima da 2-0 (come a Parma e Cremona) poi anche da 3-2 nel quarto d'ora finale. Numeri che spiegano perché sia necessario un cambiamento.
Sabato ci sarà la sfida contro la Sampdoria in chiave playoff