Reggiana, Nesta lancia la volata
Tutti i giocatori e Portanova in particolare hanno dimostrato di avere energie da spendere
Il fattore trasferta consegna al campionato la mina vagante Reggiana, salita fino alle porte dei playoff dopo il colpo grosso a Venezia, maturato passando dal doppio svantaggio al successo per 3-2. Fuori casa la squadra di Nesta va fortissimo con 6 vittorie, altrettanti pareggi e 4 sconfitte per 20 gol segnati, con 8 risultati utili consecutivi ottenuti lontano dal Mapei Stadium-Città del Tricolore, dove ha vinto solo 2 volte a fronte di 10 pari e 3 ko con 14 reti all’attivo (sabato è atteso il Cittadella come occasione per alzare la media). C’è tutta l’impronta di Manolo Portanova che ha messo sottosopra il Venezia quando al 21’ è subentrato a Girma (ha riportato la lesione del menisco laterale del ginocchio sinistro: domani l’intervento chirurgico), e rimasto in campo fino al 25’ della ripresa dovendo lasciare per un fastidio muscolare. In quei 50’ è stato il fustigatore dei lagunari mandando in estasi gli oltre 700 tifosi al seguito. Ha guidato la rimonta dopo che al 35’ il 2-0 per i padroni di casa sembrava un’ipoteca. Nel pantano del “Penzo” si è esaltato Portanova che ha mandato subito segnali forti, fino a riaprire la partita prima del riposo e a regalare l’assist del sorpasso a Pieragnolo dopo l’autorete di Altare.
IL MATTATORE. Il blitz ha messo le ali alla Regia in questo momento chiave della stagione. Merito del 23enne centrocampista napoletano, che sta ripagando nel migliore dei modi la fiducia della società, di Nesta e dell’ambiente. Tutti hanno stretto un cordone attorno a lui, guardandolo come a un calciatore di valore e a un uomo che si sta difendendo nella vicenda giudiziaria. Manolo non parla, ha deciso di concentrarsi sul campionato e di lasciare il resto fuori dal campo. Fin qui ha risposto con 3 gol e 4 assist in 29 presenze, rivelandosi un giocatore prezioso nelle scelte di Nesta che ha sempre parlato benissimo del ragazzo.
ULTIME PAROLE. Il 13 marzo scorso la Corte d'Appello della Figc ha sospeso il giudizio nei confronti di Portanova «sino alla formazione del giudicato in sede penale». Il caso del giocatore, condannato in primo grado in sede penale a 6 anni di reclusione per violenza sessuale di gruppo, era tornato al vaglio dopo una prima decisione che aveva decretato l'assenza di una norma specifica per giudicare, in seguito alla pronuncia il 19 gennaio del Collegio di Garanzia presso il Coni. Dopo la decisione della Corte d’Appello ha affidato a Instagram le sue ultime parole: «Per la prima volta dopo tre anni non mi sono sentito solo, per la prima volta si è riaccesa in me una piccola luce chiamata speranza; speranza nelle istituzioni, negli organi di giudizio e soprattutto speranza negli uomini perché nonostante il male che ho ricevuto e che sto continuando a ricevere io continuo a credere nel bene».
Il centrocampista si è esaltato dando segnali incoraggianti