Corriere dello Sport

Maignan, manovre per il rinnovo

- di Adriano Ancona MILANO

Non c'è Milan senza Maignan, va così dai tempi dello scudetto. Una regola inesorabil­e, che passa anche attraverso il gran momento rossonero fatto di sei vittorie consecutiv­e. Se Pioli si guarda indietro, nella propria storia rossonera, scoprendo di non aver mai ottenuto una sequenza d'oro lunga come questa il merito va senz'altro dato alla continuità di un portiere come il francese. Saranno mesi densi di significat­o, i prossimi, per Maignan: scanditi anche dalle riflession­i sul suo rinnovo contrattua­le con il Milan. Bisogna trovare la quadra, ma Furlani ha già sperimenta­to certe dinamiche un anno fa con Leao.

Ottenere la firma di Maignan e andare oltre una scadenza che ora è fissata al 2026, non sembra molto più semplice rispetto al portoghese con il quale si è trattato a oltranza. C'è ancora una differenza da limare, prima di conoscere un lieto fine tra il Milan e un portiere che anche a livello europeo va per la maggiore.

CONDIZIONI. A patto che non si metta di traverso una concorrenz­a europea per Maignan: leggi il finale di stagione - già da settimana prossima, con l'andata dei quarti di Europa League, il portiere avrà molti occhi addosso - e un appuntamen­to in Germania per difendere la porta della Francia. In ogni caso, il quadro dei prossimi mesi può segnare la svolta nella carriera di Maignan, nel tragitto primavera-estate. Cominciand­o allora dal rinnovo con il Milan: al momento l'ingaggio del portiere è di 2,8 milioni e lui chiede cifre alte. Raddoppiar­e lo stipendio a Maignan potrebbe non essere sufficient­e, ma la società rossonera pensa a integrare i bonus nel nuovo accordo. Il Milan vuole fare il possibile per trattenerl­o, uno sforzo economico è da mettere in conto.

MIKE INTEGRO. Negli occhi ci sono ancora le tre parate decisive sfoderate sabato a Firenze: Maignan fa la differenza per il Milan. Soprattutt­o lungo una stagione in cui il francese ha limitato molto le proprie assenze rispetto al passato: fuori solo due volte, per infortunio, al di là della partita saltata a causa della squalifica contro la Juve. Insomma, un Mike integro è il valore aggiunto del Milan. E anche quello che ha prodotto parte della qualificaz­ione in Europa League, evitando a Pioli l'ultimo posto nel girone di Champions. Diversamen­te, il Milan ora non si troverebbe a lottare anche oltre-confine.

Il francese punta a raddoppiar­e l’ingaggio da 2,8 milioni

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