Via alla missione 70 punti
TORINO - Scossa Coppa Italia. L’energia ricevuta dal successo sulla Lazio va adesso trasferita interamente sulla corsa alla Champions League. «Ora dobbiamo sistemare il campionato» ripete quasi ossessivamente Allegri. In effetti, la traiettoria degli ultimi due mesi ha lasciato inquietudini diffuse e l'imperativo è di rimettersi in marcia verso un posto al sole della prossima Europa che conta. Non ci sono alternative per la Juve che deve necessariamente tornare alla buona abitudine della vittoria pure in serie A, dove ne è arrivata una sola nelle ultime nove partite. La seconda sfida in pochi giorni con i biancocelesti ha regalato confortanti segnali di inversione di tendenza, specie a gioco lungo: i bianconeri non hanno brillato per metà gara, ma nella seconda parte sono stati capaci premere l'acceleratore e di ritrovare trame, occasioni e i gol di Chiesa e Vlahovic.
CALENDARIO.
Non c'è tempo per rilassarsi, in ogni caso: domenica c'è subito un'altra prova d'appello contro la Fiorentina, un altro bivio da imboccare nella giusta direzione per confermare l'uscita definitiva dal tunnel della crisi. La Juve riparte da quota 59 punti e punta al minimo ai 70 indicati da Allegri come quota per la qualificazione europea. La svolta è necessaria e deve essere immediata perché il Bologna spinge a -2 e insidia il terzo posto dei bianconeri mentre la Roma, quinta, è a -7. All'orizzonte c'è un percorso però tutt'altro che semplice: il calendario sarà un fattore e prevede, in sequenza, Fiorentina, Torino, Cagliari, Milan, Roma, Salernitana, Bologna e Monza. Non c'è tempo per rilassarsi perché le brutte sorprese potrebbero essere dietro l’angolo: serve la vera Juve, serve la Juve di Coppa Italia.
Va ripresa la corsa in campionato: c’è la Champions da agguantare