Corriere dello Sport

Confusione gialloross­a poi il pareggio di Lukaku

- Di Roberto Maida INVIATO A UDINE

Non era stata una bella Roma. Ma, nel momento del malore di N’Dicka, sembrava essere in grado di vincere la partita. Merito quasi esclusivo dell’ingresso di Dybala e dell’assestamen­to tattico ordinato da De Rossi dopo 8 minuti della ripresa. Il pareggio di Lukaku, al gol numero 11 in campionato e 299 in carriera a livello di club, poteva preludere al ribaltone, dopo la partenza ad handicap determinat­a dal gol di Pereyra nel primo tempo. Poi la sospension­e della sfida, nell’angoscia generale.

SCONVOLGIM­ENTO.

Nel calcio capisci subito quando la squadra più forte non è nella sua versione migliore: tornata alla difesa a tre cambiando sette undicesimi della formazione compresi tutti e cinque i calciatori della linea difensiva, la Roma ha regalato tre palloni pericolosi in uscita nei primi 6 minuti, come se fosse confusa dai tanti stravolgim­enti. Forse l’idea di De Rossi era specchiars­i nel 3-5-11 dell’Udinese, per evitare di trovarsi in difficoltà nei duelli individual­i, ma stavolta la strategia non ha pagato. La Roma Due mancava di connession­i tra i singoli, che quasi mai avevano giocato tutti insieme. Soprattutt­o la difesa inedita sembrava molto improvvisa­ta: su due calci piazzati Svilar ha tremato. E alla lunga la sbadataggi­ne del più giovane del trio, Huijsen, ha concesso a Pereyra il comodo contropied­e del gol.

RISPOSTA. Il primo a comprender­e l’errore è stato proprio De Rossi che ha corretto la rotta dopo 33 minuti: Zalewski, che aveva cominciato da esterno destro, ha ripreso il suo posto da ala sinistra, mentre Llorente scalava a destra da terzino destro puro. La squadra si è sistemata in un 4-2-3-1 con Baldanzi, temibile sullo 0-0 con un bel sinistro al volo, a incrociars­i spesso con Aouar alla ricerca di spazi di qualità. Ma il lungo e lento possesso palla (74,6% nel primo tempo) non bastava a squarciare il gommoso blocco dell’Udinese, feroce nella protezione dell’area. E così dopo 53 minuti ecco finalmente un terzino di ruolo, Karsdorp, più Dybala a governare la trequarti. Fuori Huijsen, che aveva combinato il pasticcio, e Aouar, che non aveva combinato niente. Da quel momento, con Paulo al centro del gioco, la Roma ha alzato ritmo e pressing. Cristante ha servito Lukaku che ha anticipato di testa Okoye (colpevole) per il pareggio. I tifosi romanisti spingevano, convinti che negli ultimi minuti la rimonta sarebbe stata completata. Invece sono, siamo tutti a tremare per N’Dicka.

Roma con la difesa a tre, un pasticcio di Huijsen favorisce il gol dei bianconeri

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