Corriere dello Sport

Rafa, l’ultimo ballo «Non un omaggio»

Nadal sfiderà oggi il romano Cobolli: «Sono stati anni difficili, ora me la godrò fino in fondo» Flavio: «Mi tremano le gambe per la voglia di fare»

- Di Davide Palliggian­o BARCELLONA

Al Conde de Godó, nel campo che porta il suo nome, lo spagnolo torna sulla terra rossa 682 giorni dopo. Può dire basta a fine anno ma i guai fisici non lo spaventano

Rafa mancava a tutti, figuriamoc­i agli spagnoli o a chi in quel torneo l’ha visto nascere. L’ha vinto 12 volte, il “Trofeu Conde de Godó”, Atp500 di Barcellona. È pronto a tornare di nuovo sulla terra rossa, 682 giorni dopo la sua ultima partita ufficiale, la finale del Roland Garros 2022 contro Casper Ruud, che significò anche il 14° successo parigino. Sarà il suo secondo torneo della stagione, dopo aver sofferto una lesione muscolare all’ileopsoas nel mese di gennaio a Brisbane, seguito poi da un’altra lesione addominale.

L’ULTIMO GODÓ. L’ultimo ballo sulla terra rossa di Barcellona comincerà oggi su quel campo che porta il suo nome, la “Pista Rafa Nadal”. Non prima delle 16 contro il nostro Flavio Cobolli. Tutti, da queste parti, si augurano che il romano sia la vittima sacrifical­e, che non crei problemi all’idolo casalingo e che il torneo di Rafa si prolunghi il più possibile. Anche perché, a quanto pare, non ci sarà un’altra volta. «Per me è un regalo essere qui a Barcellona: me lo prendo come se fosse l’ultimo anno e voglio godermelo fino in fondo». Se altre volte era stato più vago, stavolta Nadal sembra propor aver preso una decisione. Giocare per quanto possibile e poi dire basta a fine anno. «Mi è dispiaciut­o non essere in campo a Montecarlo, ma ora sono pronto e realista. Proverò a essere competitiv­o, non voglio che sia un omaggio. Certo, negli ultimi mesi ho servito poco a causa del problema agli addominali, quindi non so cosa accadrà, ma l’ultima settimana di allenament­i è stata positiva». Non è uno che va per tentativi, il maiorchino. Conosce il suo corpo, conosce i suoi limiti. Il suo mantra, in spagnolo, è comprensib­ile a tutti: «Cuando se puede, se puede. Cuando no se puede, no se puede». Non ha incertezze, non può averle. «Sono stati due anni difficili, ho avuto un’operazione importante all’anca, ma continuo a divertirmi a giocare a tennis».

«OH C…O». Flavio Cobolli non si è divertito così tanto quando ha saputo che avrebbe dovuto incontrare Rafa al suo debutto nel torneo catalano. «Nella testa di un giocatore della mia età frullano molte cose e la prima sicurament­e è stata ‘oh ca…’ - ci racconta il romano,n. 62 del mondo -. A mente fredda, pensandoci veramente bene, credo di avere una delle fortune più grandi che può capitare a un tennista. Gioco contro Nadal nel ‘suo’ campo, quello intitolato a lui, in una delle sue ultime partite in carriera. Credo sia un’esperienza fantastica, un’opportunit­à per crescere». Avrà tutti contro, Flavio, che ieri sera è stato in giro per Barcellona con amici venuti in Spagna per assistere al suo match e per far sentire la loro voce questo pomeriggio al Godó: «Non ho scelta, ma il pubblico contro può divertirmi, non frustrarmi. Devo godermela il più possibile: non entrerò in campo per perdere, ma per vincere. Le gambe mi tremeranno non per la paura, ma per la voglia di fare bene». Contro Nadal, a Barcellona, sarà comunque un pomeriggio da ricordare. Tra i 'vamos Rafa', che saranno tantissimi, si potrà ascoltare anche qualche timido 'daje Flavio'.

Il tennista italiano: «Il primo pensiero è stato “oh ca...” Che esperienza»

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LAPRESSE Rafael Nadal (37 anni) ieri durante l’allenament­o Sopra Flavio Cobolli (21 anni)

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