Corriere dello Sport

Energia De Rossi «Pronti a fargli male»

«Non vedo un gap tra noi e loro Segnare gli darebbe una bella botta Sono felice, non penso al futuro»

- Di Jacopo Aliprandi

Alla ricerca della qualificaz­ione, non della felicità, perché quella De Rossi l’ha trovata dal primo giorno che ha messo piede a Trigoria da tecnico della Roma. Semmai, il risultato di oggi può aiutarlo ad alimentare questa felicità, a gustarsela anche in futuro, quindi alla fine di questa stagione. Ma Daniele ora non pensa al rinnovo di contratto, ben consapevol­e che da oggi al 26 maggio potrà accadere qualsiasi cosa: «Per la prima volta sto allenando in una competizio­ne europea, sta andando bene e non voglio che finisca - ha detto in conferenza accanto a Pellegrini -. Lorenzo ha detto una cosa che mi ha fatto emozionare: questo è un percorso per essere felici, e allora cosa c’è di più importante della nostra gioia e della nostra gloria? Se pensiamo a quanto sono a rischio, a quanto durerà non mi godrei quello che stiamo facendo. Se perdessi 2-0 non farei la semifinale e questo sarebbe un crocevia, così come se pareggiass­i. Sono felice di fare l’allenatore e in particolar­e della Roma, mi rende felice e penso solo a quello. Non penso al rinnovo in base al risultato con il Milan».

Il tecnico vuole mettere pressione ai rossoneri «Sono costruiti per la Champions, la vivranno come l’ultima spiaggia»

ULTIMASPIA­GGIAMILAN.Quello

a cui pensa è battere i rossoneri, mettendo anche un po’ di pressione a Pioli: «Il Milan è secondo in classifica, gioca molto bene. Per loro è un crocevia stagionale perché l’Europa League è un obiettivo per una squadra costruita per essere protagonis­ta in Champions. Sanno che devono vincere, è un’ultima spiaggia e dovranno ribaltare il risultato». Insomma, per DDR la sfida è importante naturalmen­te per la Roma, ma pesa tanto anche per il futuro del Milan. Per questo ha dirottato l’attenzione proprio su di loro, ma non solo. De Rossi ha voluto mandare un messaggio anche sul recupero con l’Udinese: «Il calcio italiano deve cercare di tutelare le squadre che sono in Europa, ma anche le altre e la regolarità della Serie A. Non si può giocare una partita al termine del campionato, spero in una soluzione logica».

NOGAP.

Il tecnico non ha previsto grandi ribaltoni tattici, piuttosto la stessa attenzione dell’andata e la consapevol­ezza dei propri mezzi: «Stiamo pensando a qualche cambiament­o, ma non ci vogliamo snaturare - ha ammesso De Rossi -. Dovremo giocare come a San Siro, dove non si è visto questo gap: sarà importante l’aspetto emotivo, le palle sporche, la qualità negli ultimi sedici metri. È una gara da cinquanta e cinquanta. Cercheremo di difenderci ordinatame­nte e di far loro male tenendo palla, cercando di essere più precisi negli ultimi metri. Fare gol sarebbe una bella botta per loro. La Roma ha fatto quattro semifinali in sei anni, la società sta lavorando bene».

PER EDOARDO. Roma-Milan significa il passaggio del turno ma anche continuare a regalare una speranza a Edoardo, il ragazzo malato terminale che ha emozionato anche De Rossi e tutto il club: «Promettiam­o impegno a lui e agli altri tifosi. Questa cosa ci ha toccato particolar­mente, la società sta cercando un modo per rintraccia­rlo per cercare di fare quello che gli possa far piacere». La Roma giocherà per lui, l’Olimpico tiferà anche per lui.

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ANSA Daniele De Rossi, 40 anni
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