Corriere dello Sport

Tomori rassicura il Milan

Ha saltato l’andata per squalifica mentre stasera partirà titolare: con lui sono tutti più tranquilli

- Di Adriano Ancona MILANO Fikayo Tomori (26 anni)

Magari ci avrà pure pensato, e il dubbio lo sfiorava di striscio: meglio restare al Chelsea e vincere la Champions League oppure ricostruir­e il Milan partendo dalle fondamenta? Interrogat­ivi che risalgono a tre anni fa, quando Tomori aveva appena messo radici in Italia e vedeva i suoi ex compagni salire sul tetto d'Europa. Il trasferime­nto al Milan del difensore, nel gennaio di quella stagione, andava nella direzione di una necessità impellente di trovare spazio e rifarsi una vita da grande protagonis­ta. Quello che ora Tomori è diventato, con la maglia rossonera addosso in un percorso che - subito dopo lo scudetto conquistat­o - ha previsto un rinnovo fino al

2027. Da leader vero e giocatore imprescind­ibile per Pioli. Senza pentirsi nemmeno un attimo della scelta fatta, Tomori, che stasera tornerà al centro del reparto dopo il turno di squalifica scontato all'andata contro la Roma. Per inciso: negli ultimi due anni un'altra semifinale di Champions il Chelsea non l'ha più vista mentre il Milan - che due anni fa si è cucito sul petto il tricolore - la scorsa stagione ci riusciva. In più i Blues ora sono completame­nte fuori dal giro europeo (e forse ci resteranno anche l'anno prossimo), al contrario di questo Milan.

L’ex Chelsea è pronto a giocare la sua prima gara intera nell’Europa League in stagione

MECCANISMI. Basta e avanza per fare di quella presa da Tomori una decisione giusta, che col tempo gli ha fatto anche ritrovare la nazionale. Peraltro il centrale è reduce dalla sua unica panchina stagionale: domenica contro il Sassuolo ha visto tutta la partita da bordo campo. Effetti di un Milan trasfigura­to dal turnover, perché uno come l'inglese non è tipo da mezze misure: se non gioca, dev'essere per squalifica o infortunio. Così quella di quattro giorni fa è stata un'eccezione, stasera servirà un Milan granitico. Anche se, andando indietro, da nove gare a questa parte vengono concessi gol alla Roma. Almeno uno alla volta, compresi i tre incroci di questa stagione. Meglio allora non arrivare a dieci consecutiv­i.

PRECEDENTI.

Un dato che, se non altro, taglia fuori proprio Tomori che con la Roma si è misurato solo in parte quest'anno. Nell'andata di campionato, all'Olimpico, rimediava un'espulsione a mezz'ora dalla fine (e l'unico gol gialloross­o, quello di Spinazzola, arrivò nel recupero) mentre al ritorno Tomori non c'era per via dell'infortunio al bicipite femorale. Sette giorni fa, quindi, il turno di squalifica che impoveriva un reparto milanista già privo di Kjaer e Kalulu. Stasera, salvo contrattem­pi, Tomori giocherà la sua prima partita intera di Europa League quest'anno: contro lo Slavia Praga, sia all'andata che al ritorno, era infatti sceso in campo per un solo tempo.

In campionato i gialloross­i sono andati in gol dopo la sua espuilsion­e

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