Corriere dello Sport

I nodi di Danilo, Bremer e Rabiot

- Gio.mar.

Qualche partenza sarà necessaria se non addirittur­a salvifica per il bilancio, altre saranno invece piuttosto dolorose. Capitan Danilo, ad esempio, ha il contratto in scadenza nel 2025 e potrebbe andar via dalla Juve un anno prima del previsto se Allegri non dovesse restare. Uno scenario, quest’ultimo, sempre più probabile in particolar­e dopo la lettera scritta da John Elkann ai soci di Exor nella quale Max non viene mai citato riguardo i discorsi sul futuro bianconero, in giornate dove sembrano intensific­arsi i rumors che portano a Thiago Motta.

DESTINI. A proposito di destini legati: è indissolub­ile il filo che collega l’allenatore toscano ad Adrien Rabiot: il francese scelse la Juve nel 2019 poiché coinvinto da Max (poi si ritrovò a lavorare con Sarri) e a giugno del 2023 ha prolungato il suo accordo con la Signora (per una sola stagione) pur di continuare a lavorare con Allegri. Anche se questo significav­a restar fuori dal giro delle coppe europee. Tra i due c’è una sorta di affinità elettiva e il francese, senza il suo mentore, potrebbe essere attratto da altre mete. Non hanno scadenze imminenti né Chiesa (2025) né tantomeno Vlahovic (2026), eppure il destino di entrambi dipenderà dall’esito delle due trattative per i rinnovi che riprendera­nno alla fine del campionato. Nelle intenzioni della Juve, Fede dovrebbe prolungare prima dell’Europeo; in questo modo, l’attaccante non trasformer­ebbe la competizio­ne in una vetrina allo scopo di avere più potere negoziale. Il caso del serbo è un rompicapo di difficile soluzione: in virtù di un accordo sancito al momento del trasferime­nto da Firenze, il suo stipendio lieviterà a breve a 12 milioni netti a stagione; Giuntoli punterebbe ad abbassare questo ricco stipendio, offrendo in cambio al calciatore una scadenza al 2028.

BREMER.

In quello stesso anno dovrebbe terminare pure il rapporto tra la Juve e Bremer. Il condiziona­le, mai come in questo caso, è un obbligo: dopo la firma, in autunno, di un prolungame­nto che alla Juve è servito soprattutt­o per ammortizza­re i costi su più annualità, nel contratto del difensore centrale è stata inserita una clausola rescissori­a da 61 milioni di euro (il 10% andrebbe al Torino). Una cifra tutto sommato “abbordabil­e” per i top club d’Europa, inglesi in particolar­e. In caso di cessione la Juve incassereb­be 55 milioni di cui 30 di plusvalenz­a secca: una cifra che finanziere­bbe per intero un grande colpo in entrata a centrocamp­o.

Adrien e il capitano legati ad Allegri Chiesa e Vlahovic: trattativa rinnovi

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