«La vecchia guardia può dare ancora molto»
Fabiani: «La rivoluzione non sarà totale, ci sono tanti senatori che possono aiutare la Lazio»
Isenatori della Lazio non saranno tutti accompagnati alla porta con un sentito grazie: «Saranno fatte delle operazioni funzionali al progetto di miglioramento senza però buttare al “macero” quelli della vecchia guardia che possono ancora dare qualcosa alla Lazio. Non è una rivoluzione totale, ci sono ancora tanti senatori che possono dire e fare molto», è la linea tracciata dal diesse Fabiani dando la risposta ad una domanda-chiave. Lavora nel segno del cambiamento, non sarà così radicale: «Abbiamo iniziato in estate a prendere degli elementi giovani e di prospettiva che stanno facendo anche abbastanza bene. Questo progetto non si ferma - ha spiegato Fabiani a Radiosei - ma bisogna sempre stare in movimento sul mercato. Poi è chiaro che quando si cambia ci possono essere dei mal di pancia. Ma esistono tante cure». Il prezzo della storia, i prezzi del mercato. Non poteva essere attuabile un resettaggio totale per rischi e costi. Sarà il tempo a dire chi partirà e chi resterà. Immobile, Luis Alberto, Pedro e Marusic erano i senatori messi alla graticola, non più difesi dal tifo plebiscitario.
IL PROGETTO. Fabiani è un alfiere del cambiamento, alterna il pugno di ferro alla strategia della distensione. Lavora per ricreare una Lazio ambiziosa, in pace con se stessa oltre che con il resto del mondo: «La Lazio deve tornare a essere al centro del progetto. Forse è l’ultimo atto che farò nella mia carriera, il ciclo finisce anche per i direttori». Da quando è arrivato fa il mediatore, il paciere per risolvere casi su casi. Gli ultimi sono quelli di Guendouzi e Luis Alberto, li ha trattati ieri: «Il francese stava alla Lazio prima di Tudor - ha detto Fabiani volete che la società non abbia parlato con il tecnico e si siano chiariti certi aspetti? Guendouzi sta facendo terapie, è parte integrante di questo progetto poi è Tudor che decide se mandarlo o meno in campo». Su Luis Alberto è stato comprensivo: «Ha fatto un’uscita estemporanea, ma tipica del ragazzo. Nulla di particolare».
ZACCAGNI E FELIPE. Fabiani ha consacrato Zaccagni, fresco di rinnovo (ieri la firma e l’annuncio serale), nuovo uomo-immagine: «Vogliamo gente così, che vuole dare tutto». Il diesse ha ringraziato Felipe nonostante abbia rifiutato il rinnovo: «Si è comportato da uomo e con una dignità e professionalità incredibili. E’ andato al Palmeiras e ci ha rimesso dei soldi rispetto a quanto gli aveva offerto la Lazio. Ha messo al centro del progetto la famiglia. Chapeau, è il figlio che tutti vorrebbero». Sulla stagione buia e il finale: «Non ci sono giustificazioni, potevamo fare molto meglio. Ce la metteremo tutta per risalire. Tudor ci ha dato più che l’impressione di essere un elemento in grado di iniziare un progetto valido».
«Guendouzi per noi è centrale Luis? Solo una delle sue uscite»