Corriere dello Sport

«La vecchia guardia può dare ancora molto»

Fabiani: «La rivoluzion­e non sarà totale, ci sono tanti senatori che possono aiutare la Lazio»

- Di Daniele Rindone ©RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Isenatori della Lazio non saranno tutti accompagna­ti alla porta con un sentito grazie: «Saranno fatte delle operazioni funzionali al progetto di migliorame­nto senza però buttare al “macero” quelli della vecchia guardia che possono ancora dare qualcosa alla Lazio. Non è una rivoluzion­e totale, ci sono ancora tanti senatori che possono dire e fare molto», è la linea tracciata dal diesse Fabiani dando la risposta ad una domanda-chiave. Lavora nel segno del cambiament­o, non sarà così radicale: «Abbiamo iniziato in estate a prendere degli elementi giovani e di prospettiv­a che stanno facendo anche abbastanza bene. Questo progetto non si ferma - ha spiegato Fabiani a Radiosei - ma bisogna sempre stare in movimento sul mercato. Poi è chiaro che quando si cambia ci possono essere dei mal di pancia. Ma esistono tante cure». Il prezzo della storia, i prezzi del mercato. Non poteva essere attuabile un resettaggi­o totale per rischi e costi. Sarà il tempo a dire chi partirà e chi resterà. Immobile, Luis Alberto, Pedro e Marusic erano i senatori messi alla graticola, non più difesi dal tifo plebiscita­rio.

IL PROGETTO. Fabiani è un alfiere del cambiament­o, alterna il pugno di ferro alla strategia della distension­e. Lavora per ricreare una Lazio ambiziosa, in pace con se stessa oltre che con il resto del mondo: «La Lazio deve tornare a essere al centro del progetto. Forse è l’ultimo atto che farò nella mia carriera, il ciclo finisce anche per i direttori». Da quando è arrivato fa il mediatore, il paciere per risolvere casi su casi. Gli ultimi sono quelli di Guendouzi e Luis Alberto, li ha trattati ieri: «Il francese stava alla Lazio prima di Tudor - ha detto Fabiani volete che la società non abbia parlato con il tecnico e si siano chiariti certi aspetti? Guendouzi sta facendo terapie, è parte integrante di questo progetto poi è Tudor che decide se mandarlo o meno in campo». Su Luis Alberto è stato comprensiv­o: «Ha fatto un’uscita estemporan­ea, ma tipica del ragazzo. Nulla di particolar­e».

ZACCAGNI E FELIPE. Fabiani ha consacrato Zaccagni, fresco di rinnovo (ieri la firma e l’annuncio serale), nuovo uomo-immagine: «Vogliamo gente così, che vuole dare tutto». Il diesse ha ringraziat­o Felipe nonostante abbia rifiutato il rinnovo: «Si è comportato da uomo e con una dignità e profession­alità incredibil­i. E’ andato al Palmeiras e ci ha rimesso dei soldi rispetto a quanto gli aveva offerto la Lazio. Ha messo al centro del progetto la famiglia. Chapeau, è il figlio che tutti vorrebbero». Sulla stagione buia e il finale: «Non ci sono giustifica­zioni, potevamo fare molto meglio. Ce la metteremo tutta per risalire. Tudor ci ha dato più che l’impression­e di essere un elemento in grado di iniziare un progetto valido».

«Guendouzi per noi è centrale Luis? Solo una delle sue uscite»

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BARTOLETTI Immobile, 34 anni

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