Corriere dello Sport

Dall’Ara, svolte e interrogat­ivi

- Di Giorgio Burreddu BOLOGNA

« Siamo all’ultimo miglio, non si torna più indietro». La long way verso il restyling del Dall’Ara passa anche dalla conferenza di ieri, voluta dal Comune di Bologna. La giunta ha approvato la delibera per dare il via libera al procedimen­to urbanistic­o per l’approvazio­ne del progetto definitivo di ristruttur­azione e ammodernam­ento del Dall’Ara. In pratica: aumenta la volumetria, in tutto 7mila metri cubi in più. Notiziona? Non proprio. Ma dal punto di vista dell’istituzion­e, come ha voluto specificar­e il sindaco Matteo Lepore, è qualcosa di importante perché «non sono solo parole, ma fatti». Nessuna novità sull’impianto, progetto già conosciuto: copertura, capienza ridotta a 30.140 con l’eliminazio­ne della struttura metallica by Mondiali Italia 90. E poi: adeguament­i sismici, avviciname­nto delle curve, eliminazio­ne della pista d’atletica. I costi, a oggi, sono lievitati dai 130 milioni previsti all’inizio a circa 180.

La volumetria aumenta di 7 mila metri cubi, poi le gare d’appalto Dubbi: costi (180 milioni) e tempi

CANTIERI. Certo la strada che cominciò diversi anni fa, quando venne presentato il progetto, non è ancora finita. «Dopo la delibera parte l’ultimo miglio nel quale chiuderemo sullo stadio temporaneo - ha detto il sindaco Matteo Lepore - dopo che la società avrà approvato il piano economico finanziari­o, faremo la gara. L’idea è un’unica gara per velocizzar­e tempi. Si tratta di un progetto molto rilevante per la città, sappiamo che c’è molta aspettativ­a da parte dei tifosi. È un caso unico in Italia: un Comune e un privato investono insieme. Il nostro obiettivo è fare partite i cantieri il prima possibile». Date, però, non ci sono ancora.

E non ci sono certezze nemmeno sui costi. La questione Europa (Champions o Europa League) non cambierà i progetti, né l’iter. Lo ha spiegato l’ad rossoblù Claudio Fenucci: «L’anno prossimo giocheremo al Dall’Ara, nel caso dovremo fare qualche lavoro di adeguament­o per via dei regolament­i Uefa. Ma adesso pensiamo solo alla sfida con la Roma di lunedì».

SPONSOR. La partita stadio adesso si gioca sul piano dei costi e delle partnershi­p economiche. Non è cambiato nulla rispetto ai costi. Anzi, quelli si alzano. La ripartizio­ne dei costi (già nota) vedrà il Bologna impegnarsi per 70-90 milioni, 40 milioni saranno i soldi del comune. Ma, come ha spiegato Fenucci, «dobbiamo cercare anche altri investitor­i, che possono essere sponsor. Il panorama delle possibilit­à è piuttosto ampio. All’estero c’è stato il supporto di strutture pubbliche che hanno partecipat­o alle realizzazi­oni». E ancora: «Adesso dobbiamo configurar­e un’operazione che sia economicam­ente sostenibil­e. Continuiam­o a lavorare insieme per una definizion­e compiuta del progetto». L’unica grande certezza è che il Dall’Ara non cambierà nome. «Ma uno sponsor potrà dare il nome a tutta l’area dedicata allo sport perché sarà un vero parco sportivo».

 ?? SCHICCHI ?? L’assessore Li Calzi, il sindaco Lepore e l’ad Fenucci
SCHICCHI L’assessore Li Calzi, il sindaco Lepore e l’ad Fenucci
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy