Corriere dello Sport

Il Benevento per la difesa del terzo posto

- Di Franco Santo BENEVENTO

Alla fine il derby lo ha deciso una vecchia legge del calcio: “gol fallito, gol subito”. Si è rammaricat­o per questo Gaetano Auteri, ma per la stessa ragione non si è detto preoccupat­o: «Perchè dovrei esserlo? La squadra ha giocato una grande gara e prima del gol irpino eravamo in totale controllo. Poi abbiamo perso un pallone stupido ed è partita l'azione del gol, un'autentica prodezza di Sgarbi». La sconfitta ha leggerment­e mischiato le carte in vista dei play off. Il secondo posto sembra ormai svanito e ora la strega si ritrova a dover difendere con le unghie e i denti il terzo posto, per evitare di subire il ritorno di un'altra squadra campana, la Casertana. Bisognerà capitalizz­are al massimo le ultime due partite, domenica contro il Latina al Vigorito, sabato 27 a Catania.

CHI ESCE E CHI TORNA.

Contro i laziali mancherà sicurament­e Ciciretti. Il fantasista si è fermato in avvio di ripresa al Partenio: la risonanza ha rilevato solo una contrattur­a al bicipite femorale con un vecchio versamento nella zona dell'adduttore. Se non ci saranno complicazi­oni potrebbe saltare solo la sfida di domenica. Ma Auteri attende con ansia il ritorno di Lanini. L'attaccante ex Reggiana già domenica ha rotto il ghiaccio andando in panchina al Partenio, con una settimana in più di allenament­i potrebbe essere preso in consideraz­ione nella sfida con il Latina. Stessa consideraz­ione per Improta, che ha saltato per una distorsion­e alla caviglia (primo grado) il derby del Partenio. Sono due elementi da cui il Benevento non può prescinder­e. Domenica (ore 20) c'è la “giornata gialloross­a” con prezzi minimi soprattutt­o per gli abbonati: appena 3 euro la curva.

IL “CASO SCOMMESSE”.

Sono arrivati gli “avvisi” della chiusura delle indagini ai giocatori coinvolti, a Pastina che è attualment­e titolare nel Benevento, agli ex Forte, Letizia e Brignola. Il presidente ha affermato: «Noi perdiamo i campionati, ma la dignità non la perdiamo mai, né in campo nè fuori». Chiude con rammarico se dovessero esserci delle condanne: «Pur non esistendo più la responsabi­lità oggettiva mi sento ugualmente responsabi­le perchè forse non abbiamo vigilato bene».

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