Delusione Leao affonda col Milan
De Rossi lo ingabbia e lui diventa evanescente Troppe azioni inconcludenti, non basta l’assist
La battaglia dell’Olimpico ha l’effetto di far calare il sipario sulla stagione del Milan. Fuori all’euro-derby, come un anno fa. La differenza è che stavolta il campionato ha già esaurito i propri contenuti. E di Leao, praticamente nessuna traccia. Se Giroud può recriminare per le due traverse colpite tra andata e ritorno, dal portoghese solo delusioni in sequenza fino a un assist comunque inutile per l’1-2. Stecca due volte in una settimana, il portoghese. Proprio quando dovrebbe fare la differenza, e magari ricordarsi della doppia sfida di un anno fa con l’Inter finita anche lì col tracollo rossonero. Il Milan ha in Leao un riferimento solo teorico, all’Olimpico. Si vede poco e male, il ragazzo col numero dieci sulle spalle che non sembra avere i mezzi per lasciare il segno. Il cross per la testa di Gabbia non ripulisce la partita di Leao, a conti fatti.
SCIAGURATO. Impotente di fronte a un Milan che affonda col passare dei minuti. Leao segue di rado la manovra e non aggiunge verve. Fallisce l’esame dell'Olimpico, De Rossi lo ingabbia anche nel ritorno ma è proprio il portoghese a chiamarsi più o meno fuori dalla partita. Emblematico l’episodio del secondo tempo, dopo sette minuti: un’accelerazione a sinistra, nemmeno troppo convinta, un cross illogico col mancino e lo sguardo sconsolato di Leao. Cinque minuti più tardi, un doppio passo al limite dell’area: idea sciagurata, esecuzione ancora peggio. La superiorità numerica del Milan non sposta di molto il copione: Rafa se ne sta acquattato, Pioli rivolta attacco e situazioni. Tra l’ingresso di Jovic e la doppia mossa di andare all’assalto con Chukwueze e Reijnders. Buono il filtrante del portoghese per Jovic, ma è il primo lampo o presunto tale di Leao sbucato a metà ripresa. Isolato e contratto, fino al cross che manda a bersaglio Gabbia. La sua volontà di prendersi il primo trofeo internazionale in carriera se ne va a gambe all'aria: Leao evanescente a Roma. Chiede un tocco col braccio di Llorente, quando l’avversario gli respinge un cross in area, ma non c’è nulla di irregolare. Ancora, a un quarto d’ora dalla fine: un cross completamente a casaccio dopo il flipper nell’area della Roma. E s’infuria pure Giroud, mentre
Leao risponde con una smorfia guardando il vuoto. Un’immagine che racchiude la sua serata. Sguardo di frustrazione, che inquadra il Milan dell’Olimpico. Con un numero dieci irriconoscibile, alla faccia dei tre gol consecutivi che si porta dietro in campionato. L’azione in cui manda a vuoto Paredes, nel finale, è solo un sussulto d’orgoglio.
SENZA THIAW.
Il Milan, rientrato da Roma subito dopo la partita, già nella mattinata odierna è in campo per un allenamento di scarico. Non si perde tempo in vista del derby, la partita in cui mancherà Thiaw per squalifica. Vista la contemporanea assenza di Kjaer, a fare coppia con Tomori lunedì sarà Gabbia. Ora, se non altro, la missione è non rendere disastrosa la sesta stracittadina consecutiva.