Biraghi: Bravi a soffrire, ora avanti su tutto
Gioca bene, gioca male, ma la fascia da capitano al braccio Cristiano Biraghi ce l’ha non per caso e significa responsabilità. Nel bene e nel male. Stavolta nel bene, cioè per festeggiare la qualificazione alle semifinali di Conference League per il secondo anno consecutivo: e così l’esterno sinistro a fine partita ha riunito tutta la squadra in cerchio intorno a lui in mezzo al campo, mentre il “Franchi” esultava per un breve ma intenso ringraziamento a tutti, concluso da un urlo liberatorio.
BRAVI TUTTI. «È stata una bella serata per Firenze e la dedichiamo a Barone, la cui famiglia era presente sugli spalti, anche se l’abbiamo fatta soffrire un po’, soprattutto perché più passavano i minuti senza segnare e più aumentavano i brutti pensieri, specie pensando che in questo periodo facciamo fatica a fare gol. Ma poi siamo stati bravi e adesso ci godiamo la seconda semifinale europea di fila che si aggiunge a quella in Coppa Italia: ora vogliamo risalire la classifica anche in campionato per onorarlo e perché siamo la Fiorentina».
DEDICATO A JOE. A Biraghi fa eco Mandragora. «Gara molto difficile, ma noi abbiamo fatto una grandissima prestazione, tenendo il Viktoria nella sua metà per tutta la partita. Siamo molto felici e ci godiamo questo risultato che abbiamo voluto a tutti i costi: questa vittoria ha un sapore speciale per noi dentro lo spogliatoio, perché c’era la famiglia di Barone allo stadio e volevamo questa qualificazione per Joe che ci manca e per i suoi parenti. E poi la dedichiamo ai tifosi della Curva Fiesole che ci sostiene in ogni occasione e su ogni campo:
ci godiamo questo momento per qualche ora, ma da domani (oggi, ndc) abbasseremo la testa per continuare ad allenarci con impegno. Ci aspetta un finale di stagione importante e lo vogliamo rendere speciale».
REGALO ALLA CITTÀ.
Il punto ce lo mette Christian Kouame, uno dei migliori: solo il portiere ceco e la traversa hanno gli negato il gol, ma non gli appalusi per la prova. «Avevo detto che dovevamo giocare da Fiorentina, perché solamente così potevamo conquistare la vittoria: questa Coppa era ed è quello che vogliamo per regalarla alla nostra gente, alla città e soprattutto a “lui”, a Joe Barone. Abbiamo giocato come sappiamo fare, cosa che ci è mancata in qualche occasione, ma stavolta siamo stati più incisivi. La quinta semifinale in tre anni? Cosa non facile e non da tutti, siamo stati bravi a confermarci. Ma testa subito alla Salernitana perché vogliamo tornare a vincere anche in campionato».