Zirkzee è l’ultimo tassello
Tante occasioni, manca solo l’ultimo tocco
Tra stanchezza e troppe voci di mercato Joshua ha perso smalto
Bologna a secco da due turni ma il gioco c’è L’olandese però deve tornare ai suoi standard per far quadrare i conti di Motta
Zero gol a Frosinone, zero gol al Dall’Ara contro il Monza: come, sul più bello, in questa volata finale che vale un posto in Champions League il Bologna si è smarrito nell’area di rigore avversaria? E poi, perché Joshua Zirkzee non determina più come prima? Detto che è fondamentale che nel frattempo Skorupski abbia mantenuto inviolata la propria porta, è d’obbligo aggiungere che la squadra di Thiago Motta di occasioni ne ha create ugualmente in quantità industriale. Sbagliando quello che non si può e non si deve sbagliare a Frosinone, al di là del miracolo che Turati ha confezionato negli ultimi attimi su Ndoye, e trovando nella partita successiva Di Gregorio che ha fatto il fenomeno su tre conclusioni di Orsolini. Il calcio è questo, c’è poco da fare, ecco la morale: viene la volta che fai 3 tiri in porta e segni tre gol come è accaduto contro la Salernitana, poi viene la volta che tiri da tutte le parti, il portiere ti fa un paio di paratone o tu butti via un pallone da due metri e così alla fine non ti resta che imprecare per i punti lasciati per strada, come è accaduto (appunto) prima a Frosinone e poi con il Monza. Ma qua va fatto un altro discorso estremamente importante: un conto sarebbe stato non costruire gioco e un altro è averlo costruito quasi per l’intera partita. Nel senso che nel primo caso sarebbe giusto che a questo punto il Bologna e Bologna si preoccupassero, nel secondo no, soprattutto il Bologna del secondo tempo di Frosinone e quello che ha messo sotto il Monza possono guardare al domani con rinnovata fiducia.
I MOTIVI DELLA FLESSIONE.
Poi arriviamo a Zirkzee. Inutile nasconderlo, Joshua continua a regalare al Bologna il suo infinito impegno, in taluni momenti evidenzia anche il suo grande talento ma ora come ora gli manca la brillantezza e la continuità, caratteristiche fino al suo ultimo guaio fisico riportato contro l’Inter. In poche parole, il Bologna è lo stesso di sempre, ma sta aspettando di poter riabbracciare il vero Zirkzee, quello che ti fa vincere le partite con una giocata e che con la sua regia nella fase di possesso palla ti fa costruire gioco di qualità e al tempo stesso fa vivere di affanni la squadra avversaria. Domanda: per quale motivo Joshua sta incidendo meno? Non si è ancora ritrovato dopo l’infortunio? Sta pagando tutte le indiscrezioni di mercato (tenendo presente quanto sia giovane) che un giorno lo accostano alla Juventus, il giorno successivo al Milan e quello dopo ancora al Manchester United? Oppure sta avvertendo un po’ di stanchezza, dopo aver corso come un dannato per un’annata intera?
DAVANTIATIRARELAVOLATA.
Tutte e tre queste ipotesi messe insieme possono anche darci una risposta corretta, ma figuratevi se a Casteldebole, e ci riferiamo sia al governo rossoblù che a tutti gli altri residenti del centro tecnico, conoscendo bene Zirkzee, si fanno vincere dall’ansia, convinti come sono che Joshua in queste ultime sei tappe del «giro» saprà mettersi di nuovo davanti al gruppo del Bologna per tirare la volata a tutti i suoi compagni. E in questo caso tirare la volata significa metterli nelle condizioni di fare gol, come d'altra parte è sempre successo fin qua. Non dimenticando come lo stesso Joshua sia arrivato già in doppia cifra, avendone segnati 10.