Sainz-Leclerc e la Ferrari in stile Drake
Anche quando si cerca di dettare una gerarchia, i piloti della Rossa si ritrovano l’uno contro l’altro
Ealla fine sale a galla l’anima di Enzo Ferrari, sempre. Non la puoi annegare sotto il pelo dell’acqua, neanche in questa Formula 1 sempre più moderna ed estrema che gratta via il grammo di peso e il centesimo di secondo, bruciando l’ultima stilla di energia.
La storia recente insegna che per vincere in serie più Mondiali piloti – quelli ci fanno saltare in piedi, mai visti cortei d’auto per un titolo costruttori – bisogna mettere a uno dei due la fascia di capitano. Prova tu a risalire l’albo d’oro recente: Verstappen punta unica e prima ancora Hamilton, e Vettel pure punta unica, per non parlare di Schumacher.
La Ferrari più moderna si è riagganciata, in un’era in cui la sicurezza ha la priorità su tutto, a scelte antiche, direttamente consegnate alla leggenda. È dunque lo stile-Drake a riproporsi con prepotenza, quello dell’uomo che volle sempre mettere contro i suoi piloti, fino a subire ferite indelebili come il confronto fatale tra Villeneuve e Pironi.
Non è più il tempo, non è più il modo. Ma la bolla sale a galla e quando Mattia Binotto all’alba del 2019 precisò che «Sebastian è il nostro primo pilota
e Charles Lerclerc (appena arrivato dalla Sauber; ndr) dovrà imparare», non immaginava che la maionese sarebbe presto impazzita.
Lo stile-Drake era stato soffocato negli anni in rosso di Schumi ma torna a ondate, anzi no: è sempre stato lì. La Ferrari ha investito tutto su Charles Leclerc da anni, mettendolo al centro del suo progetto, ma arrivò Carlos Sainz nel 2021 e per il Predestinato
furono subito calici amari. Una gerarchia ben definita li ha distinti a livello contrattuale per importi e scadenze, ma in pista i due se le sono date e se le danno, sonoramente ancorché correttamente. È la storia a mettere contro i piloti ferraristi. E che nessuno si senta troppo al sicuro, come ha dimostrato la mossa firmata Fred Vasseur (chissà se azzeccata) di mettere al fianco di Leclerc il campione più vincente di sempre. Altro che primo e secondo: prova a chiedere a uno di lasciare la posizione all’altro. Nel 2025 la Ferrari metterà in scena la guerra generazionale tra il pilota in assoluto più affamato e quello più satollo (passateci l’aggettivo, anche se non siamo convinti sia quello giusto).
Lo spettacolo ringrazia. Alla Ferrari rimane però da compiere l’ultimo miglio, il più duro e difficile: riuscire a vincere il titolo piloti nell’era contemporanea, con scelte romantiche di altri tempi. Mano a coppella sotto il mento, perplessità: Verstappen, Hamilton, Vettel...