Viola e Dea si rubano una finale
Fiorentina e Atalanta uniche squadre italiane ancora in corsa per vincere due trofei Stasera, uno tra Italiano o Gasperini dovrà lasciare la Coppa Italia. Ma restano Conference ed Euroleague
Tra Fiorentina e Atalanta è una sfida (quasi) infinita. Per l’Europa. Quell’Europa che sta passando in due mesi attraverso tre partite, tre confronti, tre dentro o fuori nella ricerca di sfilarsi a vicenda un posto nelle Coppe dell’anno prossimo. Più trofeo annesso. Il 3 aprile c’è stata la semifinale d’andata di Coppa Italia, oggi c’è quella di ritorno e quindi stasera sapremo chi sarà all’Olimpico il 15 maggio, se la Fiorentina per la 12esima finale nella propria storia (sei vinte e cinque perse), se l’Atalanta per la sesta e a caccia del secondo titolo dopo quello ormai lontanissimo del 1963.
NE RIMARRÀ UNA. Detto che gli incroci di questa stagione hanno già riservato frizioni, polemiche e scintille in scia a quanto successo spesso in passato (anzi, proprio come conseguenza), non è finita qui anche se sarebbe già più che sufficiente: lì appeso da qualche parte rimane il recupero di campionato nella drammatica domenica del tragico malore al direttore generale Joe Barone lo scorso 17 marzo, che ancora non si sa quando verrà disputato e il motivo, manco a dirsi e vada ascritto a merito delle due squadre, è perché Fiorentina e Atalanta non hanno un mercoledì libero appunto per gli impegni in Coppa Italia e, rispettivamente, in Conference League ed Europa League dove sono entrambe in semifinale. E anche quello è (sarà) un appuntamento che conterà tanto comunque, forse tantissimo, se come sembra dovrebbe slittare a Serie A chiusa e a giochi quindi fatti: quei tre punti in palio potrebbero valere un’Europa più o meno d’elite e dipenderà da quello che riusciranno a fare viola e nerazzurri da qui a quel giorno. Intanto, Biraghi e compagni stasera vogliono andare oltre per rimanere in lotta sul doppio fronte extra campionato.
MEZZO OLIMPICO.
Faranno leva sul preziosissimo 1-0 dell’andata, sulla ritrovata attitudine a battersi per una finale da quando Vincenzo Italiano siede in panchina (quella odierna è la quinta semifinale tra Coppa Italia e Conference) e, a proposito di tecnici, sul vantaggio nemmeno esiguo che l’allenatore siciliano ha nei confronti di Gian Piero Gasperini. Nove sono stati finora i confronti diretti tra i due (Italiano, tra tutti, solo con Simone Inzaghi e Juric ne ha altrettanti) e il bilancio sorride a chi guida la Fiorentina con cinque vittorie e due pareggi a fronte di due sconfitte mettendoci dentro anche la sua esperienza allo Spezia. Però, qui il focus è su Fiorentina-Atalanta e allora gli incroci scendono a sette, ma i successi rimangono cinque, di cui due a Bergamo consecutivamente nella stagione 2021-22 tra campionato prima e Coppa Italia (quarti di finale) poi, con un pareggio e una sola sconfitta a chiudere il conto. Riferimenti statistici fini a se stessi quanto si vuole, però espressione comunque di un modo di giocare e di quello che è stato in campo da parte viola indubbiamente poco digeribile da parte nerazzurra. Anche se stasera si annulla tutto (quasi tutto), l’1-0 dell’andata vale metà finale all’Olimpico.
Il tecnico viola è in vantaggio: 5 vittorie e 2 pari in 9 sfide col rivale