BOLOGNA REMO AL TIMONE
Ora che manca Ferguson è leader e guida rossoblù ma non smette di lottare Freuler scelto come nuovo capitano esprime al meglio i valori di Thiago Rende attuabile il modello Atalanta
Èsuccesso quello in cui confidava il Comandante Remo. Siamo agli ultimi giorni di ottobre, esclusiva con Freuler nella sala stampa del centro tecnico di Casteldebole. Il Bologna è settimo in classifica, a pari merito con la Roma, sta andando bene, è vero, ma non ha ancora preso il volo. Domanda: sarà anche per la tua presenza e per quella di Sartori, ma ormai tutti vi accostano all’Atalanta: cosa dovete fare per acquisire la mentalità vincente della tua ex squadra?». E Freuler senza pensarci su neanche un attimo. «Non dobbiamo guardare chi ci sta dietro con la speranza che possa perdere, pensiamo a noi che è meglio e anche a vincere il più possibile. Noi crescemmo con questa idea nella testa all’Atalanta, giorno dopo giorno, settimana dopo settimane, mese dopo mese. Poi è chiaro che un conto è arrivare in alto e un conto è rimanerci». Sì, questo Bologna figlio del grande lavoro fatto dalla società (certo, anche per quelle che sono state le scelte sul mercato) e di un Thiago-Lab che fin qua è stato addirittura straordinario in alto ci è arrivato e ci è anche rimasto. Certo, a questo punto manca l’ultimo step, quello di confermarsi negli anni a certi livelli, ma sarà un discorso eventualmente da fare più avanti, ora come ora contano il presente e soprattutto queste ultime 5 giornate del campionato che potrebbero regalare al Bologna lo sbarco in Champions League. Che anche per il popolo di Bologna sarebbe il massimo della vita, assolutamente inimmaginabile in estate.
UN COLLOQUIO, E FU SUBITO INTESA.
Il comandante Remo, per quello che è il suo ruolo, ha di sicuro contribuito a inculcare nella testa della squadra quella mentalità vincente che ha fatto diventare l’Atalanta una realtà importante del nostro calcio. Ed è facile intuire che (anche) per questo motivo Thiago Motta fece festa in estate quando il Bologna lo informò che ci sarebbe stata la possibilità di far arrivare a Casteldebole Freuler, entrato nell’ordine di idee di lasciare il Nottingham Forest e al tempo stesso di tornare a giocare in Italia. Thiago e Freuler si parlarono per telefono, e da quel colloquio entrambi uscirono con la convinzione forte che sarebbe stato un affare molto costruttivo sia per il Bologna che per il centrocampista svizzero. Va detto che per qualche partita Freuler ha fatto un po’ di fatica, la gente aveva nella testa il calciatore che era stato un grande protagonista nell’Atalanta accanto al suo compagno di banco a centrocampo de Roon e forse da lui pretendeva tutto e subito, ma è stato solo una questione di tempo, perché poi è cresciuto, facendo avvertire via via sempre di più il suo peso, la sua grande esperienza, la sua capacità di leggere bene le situazio
Dal suo arrivo è sempre cresciuto Adesso ha in pugno la situazione
ni di gioco, compresi i pericoli, e finendo per diventare anche il braccio armato di Thiago dentro il campo.
LA MENTALITÀ DEL COMANDANTE REMO.
E Thiago eccome se glielo ha riconosciuto. L’ultima dimostrazione? Dopo il serio infortunio capitato contro il Monza a Lewis Ferguson c’era da assegnare la fascia di capitano che portava al braccio lo scozzese, ebbene, dopo averlo nascosto nel corso della settimana e anche nella conferenza stampa prima di Roma-Bologna l’allenatore rossoblù l’ha consegnata a Freuler, come era legittimo che fosse. Ora, un capitano non lo è solo perché porta una fascia al braccio ma per quello che è il suo comportamento dentro e fuori dal campo, per la personalità e la mentalità che ha e sa mettere anche a disposizione degli altri, e la verità è che per il comandante Remo queste caratteristiche sono gli abiti che quotidianamente porta addosso. Il Bologna lo segua fino allo striscione del traguardo, sa lui come si fa ad arrivarci con le braccia alzate.
Si è raccomandato: «Un risultato arriva se si pensa a noi, non alla classifica»