«Autonomia? La Figc non è un granducato»
Il botta e risposta di due giorni fa tra il presidente Figc, Gravina, e il patron della Lazio, consigliere Figc e senatore, Lotito, rischia di avere conseguenze politiche, finendo sui banchi del Parlamento dopo che il calcio è stato già audito in commissione Cultura del Senato per mettere a fuoco lo stato di salute del movimento. «Dobbiamo capire come sia possibile che in Italia alcuni personaggi possano fare parte del consiglio federale, del consiglio di Lega, sia proprietario di una società di calcio, è senatore, è vicepresidente commissione Bilancio, non fa parte della commissione Cultura ma partecipa ponendo domande. Io ho uno splendido rapporto con tanti presidenti. Ci sono poi soggetti che pensano di gestire il mondo del calcio a proprio piacimento. Mi riferisco a Lotito e al lotitismo» le parole di Gravina.
«Leggo con stupore le dichiarazioni del sig. Gravina sulla mia persona, che si commentano da sole: chiare manifestazioni di pura ostilità e scomposto rancore nei miei confronti - la replica di Lotito - al fine di difendersi dalle responsabilità circa lo stato attuale del calcio in Italia che tutti gli attribuiscono. I suoi rapporti personali con alcuni presidenti non escludono il disagio e la confusione che oggi regna nel sistema calcio, condivise da tutti gli operatori che cercano, nonostante gli ostacoli posti dal sig. Gravina, di rinnovarne le regole. La mia posizione di proprietario di club, consigliere federale, consigliere di Lega e componente del Senato, ruoli peraltro acquisiti con regolari e democratiche elezioni, mi consente di avere una visione più ampia e completa dei problemi e delle soluzioni possibili per eliminare i guasti prodotti. Il mondo calcio non chiede isolamento, ma necessita di una visione ampia delle sue varie componenti, alle quali i miei ruoli istituzionali, attesa l’importante ed alta valenza del calcio, mi danno la possibilità di offrire un contributo fattivo, facendolo uscire da un’autonomia erroneamente intesa come granducato personale». La federazione ha ulteriormente replicato: «Il presidente ha manifestato preoccupazione per la gravità delle parole pronunciate da Lotito in commissione quando ha parlato di ritorsioni verso chi non si allinea alla politica di Gravina». Non finirà qui.