Nodo lista Uefa ma per Bento il posto c’è
- Non solo la necessità di chiudere il mercato a saldo zero, o quasi, c’è anche un altro ostacolo sul progetto nerazzurro di allargare la rosa, in modo da essere competitivi al massimo su tutti i fron- ti, compreso il Mondiale per club nell’estate 2025. Quell’ostacolo è la lista Uefa. E, più nello specifico, la necessi- tà di inserire almeno 4 elementi usciti dal proprio settore giovanile. Quest’anno l’Inter ne aveva soltanto due, ovvero Dimarco e Di Gennaro. E, infatti, la lista A era composta da soli 23 giocatori. Inoltre, per la prima fase è rimasto fuori Sensi. Mentre per la seconda, con l’aggiunta di Buchanan, è stato escluso pure l’infortunato Cuadrado.
SCELTE. In prospettiva, quindi, tenuto conto che Zielinski e Taremi andranno a prendere il posto, rispettivamente, di Klaassen e Sanchez, una quinta punta - Gudmundsson per esempio - obbligherebbe all’esclusione di un altro giocatore. A meno che, evidentemente, non venga ceduto qualcuno. E, allora, in questo senso, occhio ad Arnautovic. Che però, a 35 anni compiuti e con un altro anno di contratto a 3 milioni, è difficilmente piazzabile. Diverso, invece, sarebbe il discorso per Valentin Carboni. Che non solo esce dal vivaio nerazzurro, ma avendo 19 anni potrebbe essere inserito nella lista B.
BENTO. Allo stesso modo, sarebbe complicato pure aggiungere un difensore. Come raccontato più volte, all’Inter (e non solo) piace Buongiorno. Che, peraltro, gradirebbe parecchio entrare nello spogliatoio della Pinetina, come ha già spiegato ai nerazzurri compagni di Nazionale. Qualcuno, però, dovrebbe lasciargli il posto. Più agevole, invece, sarebbe l’inserimento di un vice-Sommer. Il posto, infatti, glielo lascerebbe Audero, per cui l’Inter ha un diritto di riscatto a 7 milioni di euro, che, a meno di sorprese, non verrà esercitato. Insomma, per Bento, che l’Inter vuole a tutti i costi, lo spazio ci sarebbe eccome. Fermo restando che, per portarlo a Milano, occorrerà versare almeno una ventina di milioni all’Atletico Paranaense. In questo modo, però, l’Inter avrebbe già sistemato il futuro. Per la verità, esisterebbe anche una strada alternativa. A proposito di portieri di valore, nonché di prospettiva, ci sarebbe pure il quasi 27enne Di Gregorio, cresciuto proprio in nerazzurro e dunque come prodotto del vivaio libererebbe un posto in lista. Il prescelto però è Bento, che potrebbe essere in assoluto il primo acquisto (dopo Taremi e Zielinski) dell’estate. Di Gregorio, invece, potrebbe finire alla Juve: l’Inter incasserebbe dal Monza il 15-20% sulla rivendita.
Taremi e Zielinski prenderanno il posto di Sanchez e di Klaassen