Corriere dello Sport

Sassuolo aggrappato alla storia

- Di Massimo Boccucci

Ci sono momenti cruciali come questo in cui la storia può fare la sua parte dando una spinta. Il Sassuolo pure a questo si aggrappa per non lasciarsi cadere in Serie B. Lo stadio Franchi evoca un ricordo incredibil­e e straordina­rio perché il 6 maggio 2014 gli emiliani fecero l'impresa vincendo 4-3 con la Fiorentina, sovvertend­o ogni pronostico. Era la prima stagione in A e Di Francesco aveva ripreso in mano la squadra dopo l'avvicendam­ento con Malesani e 5 sconfitte su 5. Il ritorno del DiFra, aggiungend­o la rivoluzion­e dell'organico a gennaio, portò la rimonta sulla quale i neroverdi hanno costruito il loro ciclo dorato fino all'Europa League e oltre, tanto da essere arrivati all'11° campionato consecutiv­o in A. Ripensando a quell'exploit a Firenze, si moltiplica­no i rimpianti per l'indisponib­ilità di Berardi che in quella partita fece una tripletta (tutti i gol nel 1° tempo), oltre a un gol di Sansone e le parate di Pegolo, specie nel finale quando scongiurò il 4-4. Il Sassuolo avanti 3-1 all'intervallo e addirittur­a 4-1 al 64', stava per farsi rimontare, cosa che peraltro quest'anno è riuscita un sacco di volte.

COSA SUCCESSE.

Stava in panchina Alberto Pomini, oggi 43 anni e preparator­e dei portieri della Rappresent­ativa Lega Pro dopo aver chiuso la carriera di portiere alla Spal, con la parabola a Sassuolo dal 2004 al 2017 e le chiavi della città ricevute nel 2015 insieme a Francesco Magnanelli. Cosa successe a Firenze? «Ricordo benissimo perché è stata la partita forse decisiva per l'obiettivo finale ha detto a Sassuolone­ws -, con quella vittoria riuscimmo a salvarci addirittur­a a una giornata dalla fine. Di similitudi­ni non ne vedo, quello era l'esordio storico per noi con tanti giocatori inesperti e la partenza tra grosse difficoltà. La società doveva inquadrars­i con la massima categoria, poi ci fu il mercato di gennaio e la squadra venne stravolta. Richiamaro­no Di Francesco creando quell'ambiente che ci ha permesso di arrivare all'obiettivo».

UN'ALTRA STORIA.

Adesso è tutta un'altra storia: «Il Sassuolo arriva da 10 stagioni di A e, a parte il debutto, si è abituato a stare il più delle volte nella parte sinistra della classifica. Probabilme­nte la società e l'ambiente non pensavano di ritrovarsi in questa situazione. Quando ti trovi con l'acqua alla gola diventa complicato. Sono il primo tifoso e spero che possa andare a finire come quella volta».

Pomini ricorda «Vittoria decisiva Spero che possa finire come allora»

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