Jacobs ai blocchi i Giochi chiamano
In Florida debutto stagionale sui 100 con un occhio al tempo Non scende sotto i 10” da 20 mesi e deve riuscirci entro il 30 giugno per qualificarsi all’Olimpiade
«Onestamente penso che in molti non siano tanto lontani da quel record». Così parlò Christian Coleman, mentre “quel record” è nientemeno che il 9”58 di Usain Bolt, l’impronunciabile primato mondiale dei 100 metri. Pompose dichiarazioni a parte, il 28enne di Atlanta sarà impegnato oggi nel secondo round del derby stelle-e-strisce dei 100 metri con Fred Kerley, in Cina; ma “sgambata” interessante sarà anche quella in Florida con Marcell Jacobs tra i protagonisti.
Il nuovo Marcell Jacobs. La lista partenti dell’East Coast Relays all’Hodges Stadium di Jacksonville, ufficializzata giovedì, vede il 29enne gardesano in corsia 6, tra Bromell, il compagno d’allenamento nella Tumbleweed
di Rana Reider, e la vecchia conoscenza francese Lemaitre. Lo start dopo le 21 italiane, in un megaprogramma con 12 batterie femminili e 15 maschili (facciamo che Marcell corre alle 21.30?)
FANTASMA. Il record di Bolt non è il primo pensiero di Jacobs (e probabilmente nemmeno di Coleman). La questione è ben altra. Detto che l’ultimo 100 corso dal poliziotto gardesano è stato a Zagabria il 10 settembre 2023 (10”08), va aggiunto che l’ultimo crono chiuso intorno ai 10” netti - tempo valido per la qualificazione a Parigi 2024 secondo standard - risale al 16 agosto 2022. Ossia alla semifinale (da 10”00) e alla altrettanto vittoriosa finale (9”95) agli Europei di Monaco.
Non che dal nuovo Marcell
si pretenda subito un tempone “sub-10”, impresa in questo inizio stagione riuscita finora soltanto al 17enne statunitense Miller (9”93) e al nigeriano Ashe (9”99). Si spera piuttosto che il “fantasma di Nairobi” venga definitivamente cancellato. Era il 6 maggio 2022 quando, da un virus contratto proprio a ridosso del meeting nella capitale keniana, Jacobs inaugurò una pazzesca serie d’infortuni muscolari e forfait. Il più doloroso di questi alla semifinale dei Mondiali di Eugene.
SPIRITO. Dal fantasma allo... spirito, inteso come morale dell’atleta. Beh, quello, a giudicare dagli scherzi via social, sembra buono. E chissà se tra gli scherzi rientra anche la “storia” pubblicata tra giovedì e ieri con la contrapposizione tra la 4x100 statunitense e quella azzurra composta da lui, Roberto Rigali, Filippo Tortu e Lorenzo Simonelli. Ossia i tre quarti dell’argento ai Mondiali di Budapest, più il forte ostacolista. Un’immagine realizzata da World Athletics, ipotizzando le formazioni.
Giustamente Jacobs pensa anche alle World Relays di Nassau, i Mondiali di staffetta alle Bahamas, previste sabato e domenica
prossimi. Ma prima ci sarà appunto la prova (che semplice prova non è) di Jacksonville.
GIOCHI. Tra i 56 per i Giochi, in 19 si qualificheranno attraverso lo standard di 10” da conseguire entro il 30 giugno, ma ciascuna nazione non potrà portare più di tre atleti. I già citati Miller e l’argento a Tokyo, Kerley (9”96), per dire, al momento
sono fuori. Gli altri 37 verranno fuori dal ranking disegnato nell’anno solare 1.7.2023 - 30.6.2024.
Gli avversari di oggi - tipetti vivaci come il giapponese Sani Brown (stagionale da 10”02) o il canadese De Grasse, argento olimpico sui 200, compagni di squadra di Jacobs garantiranno un traino niente male. Marcell, sei pronto?
È la prima uscita dal trasferimento negli Stati Uniti alla corte di Reider