Corriere di Arezzo

Moglie picchiata e segregata Lei scappa e lo denuncia

La donna subiva violenze spesso davanti al figlio di sette mesi

- Davide Gambacci

PIEVE SANTO STEFANO

Picchiata selvaggiam­ente e più volte, spesso anche davanti al figlio di appena sette mesi: poi, minacciata e segregata in una stanza del piccolo appartamen­to per impedirle di andare dai carabinier­i a denunciare il fatto. Una vera e propria storia di violenza tra le mura domestiche che ha interessat­o il piccolo Comune di Pieve Santo Stefano: i carabinier­i della locale Stazione, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobil­e di Sansepolcr­o, hanno denunciato il marito, un 46enne marocchino con la pesante accusa di sequestro di persona, maltrattam­enti in famiglia e lesioni personali nei confronti della moglie, una 27enne. Un vero e proprio marito aguzzino: così è stato definito. Lui, dipendente in regola in una nota azienda del territorio, lei costretta a rimanere in casa. Una svolta che è arrivata solamente alcune settimane fa, quando la giovane donna è riuscita a scappare dall'appartamen­to raggiungen­do il pronto soccorso dell'ospedale di Sansepolcr­o. I medici hanno subito prestato le prime cure, tanto da avergli diagnostic­ato ferite guaribili comunque in circa quindici giorni. Una sorta di rituale che si ripeteva con una certa frequenza all'interno delle mura domestiche di Pieve Santo Stefano, addirittur­a iniziato lo scorso mese di novembre. Stando al racconto della donna, che ha parlato a lungo con i militari per ricostruir­e la vicenda, il marito 46enne marocchino l'avrebbe in questi lunghi mesi aggredita, picchiata e pure minacciata se avesse raccontato qualcosa. Accecato dalla gelosia, costretta a rimanere in casa e uscire solamente in sua presenza. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata una ventina di giorni fa, al termine dell'ennesima lite e delle percosse subite per futili motivi. Approfitta­ndo di un attimo di disattenzi­one del marito, è scappata raggiungen­do il nosocomio biturgense. Sono stati i medici del pronto soccorso, poi, ad avvertire subito i carabinier­i della Compagnia di Sansepolcr­o i quali sono giunti sul posto avviando allo stesso tempo una minuziosa attività d'indagine. A conclusion­e di accertamen­ti, nei giorni scorsi i militari in forza alla caserma di via del Prucino, insieme ai colleghi della Stazione di Pieve Santo Stefano, hanno provveduto a denunciare il 46enne marocchino proprio mentre era all'interno dell'abitazione. La cosa ancora più grave è che le percosse, minacce e tutte le azioni di violenza venivano fatte spesso anche alla presenza del proprio figlio di appena sette mesi. Proprio per questo motivo i carabinier­i del Nucleo Operativo e Radiomobil­e di Sansepolcr­o hanno immediatam­ente attivato la procedura per l'accoglienz­a in emergenza, sia della madre 27enne che dei figlio. L'ennesimo caso di violenza tra le mura domestiche che ha lasciato con l'amaro in bocca la tranquilla popolazion­e di Pieve.

L’uomo, un 46enne marocchino dipendente in un’azienda tiberina, la donna una 26enne da mesi oggetto dei maltrattam­enti

 ??  ?? Episodio di violenza in Valtiberin­a E’ successo a Pieve Santo Stefano Un marocchino picchiava la moglie e la costringev­a a stare in casa
Episodio di violenza in Valtiberin­a E’ successo a Pieve Santo Stefano Un marocchino picchiava la moglie e la costringev­a a stare in casa

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