Corriere di Arezzo

Cerca a Poti il carro armato del babbo

Douglas Lawrence, veterano della guerra in Iraq, è nell’aretino a caccia di tracce del blindato finito in un dirupo nel 1944. Riceverà dei frammenti trovati in passato

- Di Luca Serafini

Il cingolato condotto dal padre piombò in un burrone durante un’azione contro i tedeschi

▶ AREZZO - Reliquie di guerra. Viene a cercarle dall’inghilterr­a Douglas Lawrence, ufficiale dell’esercito, carrista veterano dei combattime­nti in Iraq. Anche suo babbo era carrista e nel 1944 sull’alpe di Poti, che sovrasta Arezzo, precipitò con il carro armato in un dirupo. Il soldato si salvò ma il mezzo blindato fu perduto. Oggi il militare salirà in quei luoghi per portare a termine la sua missione: ritrovarlo. E’ prevista una ricognizio­ne. Ma ci sarà anche la riconsegna di alcuni resti già recuperati da due appassiona­ti aretini: frammenti di metallo che per Lawrence hanno un valore speciale. Riannodano un filo invisibile lungo 74 anni. E’ il secondo tentativo per lui: il primo tempo fa è andato a vuoto. Anche se l’ufficiale aveva individuat­o la “Jacob’s Ladder”, la Scala di Giacobbe, percorso militare realizzato in fretta dagli inglesi sulle montagne a sud est di Palazzo del Pero. E’ lungo quell’irto sentiero tra i boschi che non uno, ma due carri armati persero contatto col terreno e finirono nel dirupo. Il babbo di Douglas Lawrence annotò tutto in un diario di guerra: un mezzo si chiamava The Lamb, l’a- gnello, e l’altro Uphavon, nome di una cittadina del Wiltshire. Il carrista Lawrence si salvò. “Era un militare di valore che si è distinto in divesi combttimen­ti contro i Panzer tede- schi”, ci spiega Santino Gallorini, lo storico aretino che sta seguendo con interesse la vicenda di Lawrence. “Nei pressi di Montegabbi­one, nel Ternano, distrusse un carro tede- sco Mk4, fatto piuttosto insolito vista l’inferiorit­à dello Sherman”. Poi, con la risalita del fronte, il reparto di Lawrence arrivò nell’aretino. “Fu inviato nell’alpe di Poti per stroncare le ultime resistenze tedesche - aggiunge Gallorini - ma in un terreno troppo scosceso e accidentat­o il carro perse aderenza e scivolò in un burrone, come capitò ad un altro carro inglese”. Dopo la guerra le famiglie che abitavano nei pressi, hanno smontato gli Sherman e venduto i pezzi per ferro vecchio. Ci si arrangiava anche così. L’esperto militare di San Marino, Daniele Cesaretti, ha contattato Douglas per segnalargl­i che gli aretini Sauro Fortini e Flavio Angeli conoscevan­o bene la storia dei due carri perduti e oggi dei piccoli reperti ritrovati da loro verranno consegnati al figlio del valoroso carrista inglese. Cesaretti è lo stesso studioso che ha identifica­to Palazzo del Pero come luogo in cui Re Giorgio VI decorò alcuni ufficiali della Divisione indiana. Oggi, oltre allo storico e a Douglas Lawrence, ad Arezzo ci sarà Fabio Roncella, sindaco di Montegabbi­one. Un incontro per saldare la storia familiare dei Lawrence, di padre in figlio, e la grande storia della liberazion­e. ▶

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Sherman Il carro armato in uso all’esercito inglese Due di questi precipitar­ono nel dirupo sull’alpe di Poti

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