Delitto Ciriello, lo zio chiede un milione di euro a nipote omicida e cognata
Richiesta di risarcimento del fratello della vittima prelude ad una causa civile tra parenti. “La madre doveva indirizzare il figlio ai controlli medici”
▶ AREZZO - Un milione di euro. E’ la somma che Antonio Ciriello chiede al nipote Giacomo, 19 anni, e alla mamma, come risarcimento danni per l’omicidio del fratello Raffaele. Lo zio di Giacomo, assistito dall’avvocato Tiberio Baroni, ha fatto pervenire proprio ieri ai parenti la richiesta che rappresenta il primo passo verso una causa civile che si preannuncia combattuta. L’azione scatta dopo la sentenza del gup Giampiero Borraccia, che ha assolto il giovane dal reato di omicidio per “totale incapacità di intendere e di volere al momento del fatto”. Giacomo, riconosciuto dai periti affetto da un disturbo della personalità, sparò col fucile al volto di Raffaele Ciriello, 51 anni, che rincasava dal bar, in una domenica di fine febbraio 2017. Difeso dall’avvocato Stefano Del Corto, per il ragazzo è stata disposta la misura di sicurezza in una Rems (residenza per malati psichiatrici) per la durata di dieci anni, salvo guarigione attestata. Non si trova un posto libero e il diciannovenne è di fatto libero in una casa famiglia. Nei giorni scorsi lo zio Antonio Ciriello, 57 anni, autotrasportatore di Arezzo, in una intervista al Corriere aveva parlato di giustizia malata, dichiarandosi non ancora pronto a perdonare il nipote autore, a suo dire, di un gesto grave che andava punito con la condanna. ▶