E dall’uovo nascono opportunità di lavoro L’esempio di Graziella
Dalla farmacia dei monaci di Camaldoli dove prima era dipendente alla scommessa vinta sulla cioccolata: quattro posti nel laboratorio
In Casentino una piccola fabbrica dimostra che tenacia e creatività danno frutti “La prima Pasqua feci 20 pezzi, ora sono centinaia”
▶ AREZZO - Dall’uovo di Pasqua possono nascere opportunità di lavoro. Graziella Meloni, nel suo piccolo, lo dimostra. Ha costruito una fabbrica di cioccolato sotto casa, a Memmenano di Poppi, con passione, sacrifici e investimenti. Per inseguire il sogno ha riununciato al posto da dipendente che aveva, si è messa in gioco e a quanto pare ha vinto.
La prima Pasqua, nel 2010, realizzò venti uova, quest’anno sono 350 le confezioni di tutti i tipi di sua produzione. E i progressi si misurano anche in termini di occupazione: all’inizio era lei sola a darsi da fare nelle varie fasi della lavorazione, adesso sono in quattro. “Nel laboratorio operiamo io, mio marito e due collaboratrici” spiega Graziella. “Oltre al periodo di Pasqua, che è molto intenso, abbiamo ordini nell’arco di tutto l’anno per una gamma di prodotti e in particolare produciamo tavolette di cioccolata con un assortimento di sapori molto vario”. Graziella ha 41 anni e un giorno ha deciso che la cioccolata sarebbe stata la sua strada. “Prima lavoravo come dipendente alla farmacia dei monaci di Camaldoli - racconta - ma mi sentivo attratta dal mondo del cacao e del cioccolato, così dal 2006 ho vissuto una prima fase nel settore della commercializzazione. Poi nel 2010 mi sono messa in proprio per fare l’imprenditrice”.
Aiuti dalle categorie e dalle istituzioni pochi, dice. Molto olio di gomito e creatività. Oltre allo studio della materia, all’applicazione. “Ho fatto tuttodameecitengoasottolinearlo. Questo è il primo anno che nel laboratorio operiamo in quattro: è un bel passo in avanti, significa che le idee erano giuste, che l’impresa funziona e ha ingranato”. La fabbrica del cioccolato di Graziella Meloni, a poca distanza dal castello dei Conti Guidi, è ovviamente minuscola se si pensa a quella di Willy Wonka nel film interpretato da Johnny Depp. “Ho puntato tutto sulla qualità - prosegue l’imprenditrice casentinese - e ciò che mi caratterizza è l’utilizzo di una miscela di cacao proveniente da Costa d’avorio, Venezuela e Santo Domingo. Non avevo alle spalle una tradizione, un percorso già avviato, mi sono dovuta inventare per vincere questa sfida. Ho utilizzato i fondi dell’abitazione e li ho adattati alle nuove esigenze. Non è stato semplice dotarsi dei macchinari e di tutto l’occorrente. C’è stato da stringere i denti, ma ne è valsa la pena”. L’attività si chiama Tentazioni Cioccolato in Casentino e punta sul prodotto artigianale. Opera per committenti della catena distributiva e fa vendita diretta a Poppi. Oltre alla materia prima, decisiva è la cura del packaging. Ricerca, elaborazione e precisione del dettaglio sono fondamentali. Magari in questo Graziella è stata aiutata dalla disciplina silenziosa e operosa dei monaci camaldolesi. Certo, in provincia di Arezzo è ampia e assortita la schiera di produttori di cioccolata, settore vivace e dinamico. Quella di Graziella è una storia esemplare. Attraverso studi e approfondimenti ha ottenuto premi e riconoscimenti per l’alta qualità dei propri prodotti, partecipando ad eventi nazionali organizzati dall’accademia italiana gastronomia storica. ▶