Un giro d’affari trainato dai baby consumatori che segna + 5%
Le produzioni artigianali personalizzate sempre più richieste. Andamento ottimistico per le associazioni di categoria. In Toscana segmento di mercato da 17 milioni
▶ AREZZO
Il barometro delle uova di Pasqua segna bel tempo. Secondo Confcommercio la vendita per questa Pasqua sarà in aumento, fino al 5 per cento in più rispetto al 2017. Il direttore di Confcommercio Toscana, Franco Marinoni, parla di previsioni ottimistiche. “E’ ancora presto per dirlo perché quest’anno gli ordini sono partiti un po’ più lenti. Colpa forse del meteo con il ritorno del freddo che finora non ha motivato al clima di festa.” Marinoni aggiunge: “L’appuntamento con l’uovo di cioccolato è irrinunciabile per le famiglie toscane, soprattutto se in casa ci sono bambini. E’ proprio intorno ai più piccoli che ruota per due terzi questo segmento di mercato che vale in Toscana oltre 17 milioni di euro”. Nei laboratori dove il cacao viene lavorato artigianalmente il prezzo medio di vendita delle uova varia da 25 a 35 euro al chilo, ma in alcune pasticcerie può arrivare a 80 e oltre. I tipi di cioccolata? In ascesa il fondente, resta il must del cioccolato al latte per i bambini, clienti sempre più esigenti: c’è anche chi chiede se il cacao viene tutto dalla stessa piantagione. Il nuovo trend è il cioccolato senza glutine e senza lattosio.
Secondo Confartigianato “si compra un po' meno, ma si compra meglio e più a ridosso delle festività”, dicono Fabrizio Piervenanzi, Presidente della Federazione Alimentazione di Confartigianato Imprese Arezzo e Fabio Bardelli, Presidente dell'associazione Pasticceri e Cioccolatieri in seno alla Federazione suddetta. “Se il consumatore effettua la propria scelta basandosi soltanto sulla differenza di prezzo tra prodotto artigianale e prodotto industriale - osserva Piervenanzi - rischia di preferire una seconda scelta, trascurando aspetti importanti che fanno la differenza: i produttori artigiani non solo impiegano materie prime di alta qualità, ma riescono a realizzare creazioni che sono spesso pezzi unici per la particolarità delle decorazioni interamente fatte a mano, per l'originalità del confezionamento e per la possibilità di personalizzare i propri prodotti, inserendo nel caso delle uova di cioccolato, le sorprese scelte dal cliente”. Gli italiani, stando a Confartigianato, spendono 70 euro a famiglia in cioccolato artigianale. E crescono i volumi dell’export. “Per ogni domanda sugli ingredienti e sui metodi di lavorazione - continua Bardelli - il produttore artigiano è sempre a disposizione per rispondere e soddisfare le richieste del consumatore. Inoltre, c'è differenza tra la freschezza del prodotto artigianale realizzato nell'imminenza della Pasqua e quello industriale, prodotto qualche mese prima, stoccato e consegnato nei mesi successivi, ai vari canali di distribuzione”. I costi? Circa 40 euro al kg per l'uovo di cioccolato e tra i 13 e i 18 euro per la colomba pasquale.
“Le uova artigianali - spiega Carlo Viti di CNA - sono realizzate con lunghi processi di lavorazione, anche manuale, personalizzate nelle decorazioni e nelle forme, così come nelle sorprese all'interno. Un esempio? Tra le sorprese più insolite nell'uovo di Pasqua, una pergamena di cioccolato con l'indirizzo di un appartamento di New York: il regalo di un fidanzato alla sua dolce metà”.
Gli artigiani di CNA sono ben consapevoli del ruolo che rivestono, delle evoluzioni del mercato e della necessità di distinguersi rispetto all'offerta commerciale comune. Tra i segni distintivi l'attenzione agli aspetti nutrizionali del cioccolato artigianale: “E' da prediligere perché è il vero cioccolato - spiega Viti - più fine al palato, non ha surrogati e per questo è più puro”. Cna stima che in questa Pasqua in Italia si consumeranno oltre 15 milioni di uova: “Un terzo - conclude Viti - è di produzione artigianale. Al vertice delle preferenze i prodotti dei cioccolatieri che controllano l'intera filiera”. ▶