Corriere di Arezzo

Bullizzato dal compagno a 14 anni

Denuncia choc di un padre alla polizia di Arezzo. Il figlio picchiato e filmato mentre orinavano su di lui

- Francesca Muzzi

▶ AREZZO

Un video choc. Le immagini che scorrono davanti al babbo che ieri ha denunciato alla polizia. Il figlio, un 14enne, è stato bullizzato da un coetaneo. Episodi che vanno avanti dal novembre scorso, anche dentro la società di calcio che i due frequentan­o. Il video, dove si vede il ragazzino fatto inginocchi­are e poi mentre gli vengono tirati i capelli e gli viene orinato addosso, è stato postato su Instagram. “Tutto è cominciato - racconta il babbo nella denuncia - a dicembre scorso quando ci siamo accorti che il comportame­nto di nostro figlio era cambiato. All’inizio avevamo pensato che fosse una fase. Ma poi il suo isolamento ci ha fatto preoccupar­e”. La scuola, frequentat­a dal ragazzo, poi ha messo in allerta i genitori. E alla fine la conferma di quello che stava succedendo al loro figlio che adesso viene seguito da uno psicologo.

▶ AREZZO - Maltrattat­o, umiliato e filmato. Il video postato su Instagram. Il babbo che, scioccato, guarda quelle immagini. Succede all’interno di una società calcistica aretina. Durante un compleanno. Il ragazzino vittima e il bullo hanno la stessa età: 14 anni. Frequentan­o la stessa scuola e la stessa società di calcio. E, a quanto rivelano testimoni, non è la prima volta che succedono episodi del genere. A raccontare tre mesi d’inferno è il babbo del 14enne adesso seguito da uno psicologo, che ieri mattina ha presentato denuncia presso la polizia. Una serie di episodi cominciati tra novembre e dicembre scorsi e culminati nel video postato su Instagram dopo una festa di compleanno. “Tutto è cominciato - racconta il babbo nella denuncia - a dicembre scorso quando ci siamo accorti che il comportame­nto di nostro figlio era cambiato. All’inizio avevamo pensato che fosse una fase. Ma poi il suo isola- mento ci ha fatto preoccupar­e e abbiamo cominciato a ricordare episodi che comunque non erano passati inosservat­i, ma che io e sua madre avevamo sminuito come: ‘sono cose che tra ragazzi, succedono’”. Quegli episodi erano accaduti tra novembre e dicembre. Cose così, a cui un genitore all’inizio non dà peso. “Una sera tornò - racconta il babbo - e aveva una gomma da masticare appiccicat­a sui vestiti. Un’altra sera rientrò con un maglione bucato e bruciato da una sigaretta”. Episodi che sono continuati quando “una sera lo andai a prendere dopo una festa al club calcistico e aveva i vestiti bagnati”. Ora capisce che erano più che campanelli di allarme. “Con il passare dei giorni mi sono accorto che mio figlio non faceva più la doccia negli spogliatoi della società di calcio. Quando gli chiesi perché, lui mi rispose che le docce erano sempre occupate e che preferiva farla a casa”. Un comportame­nto che si aggrava quando il 14enne comincia a rifiutarsi di andare a scuola e a giocare a calcio: “Se ne stava per ore chiuso nella sua camera. Non parlava quasi più. Non voleva più giocare a calcio, la sua vera passione”. La famiglia a quel punto si rivolge prima agli insegnanti della scuola frequentat­a dal 14enne, che ammettono il cambiament­o del ragazzo ma non capiscono da cosa dipenda, e poi il babbo chiede anche agli allenatori che, invece, non rivelano nessun cambiament­o nel 14enne. Alla fine è proprio la scuola che, una mattina, segnala presunti atti di bullismo nei confronti di quel ragazzo e avverte i genitori. La conferma di quanto stava accadendo arriva da un video. “Sono stati gli amici a convincere mio figlio a farmi vedere ciò che aveva subito. E’ stato scioccante vedere come è stato maltrattat­o e umiliato. Sulle tribune o nella zone limitrofe dentro la società di calcio è stato costretto a mettersi in ginocchio, gli venivano tirati i capelli, veniva schiaffegg­iato e l’esecutore gli urinava addosso”. Dell’accaduto viene subito avvertito il club calcistico che una volta individuat­o il bullo che aveva postato il video su Instagram - poi rimosso - decide di espellerlo dalla squadra di calcio. Adesso se ci saranno altre decisioni in merito spetterann­o a chi di dovere. L’importante è che ora il 14enne possa tornare ad essere il ragazzo spensierat­o che merita di essere. ▶

“Non voleva più fare la doccia negli spogliatoi, ma nessuno capiva perché”

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Adolescenz­a drammatica
 ??  ?? Bullismo sul 14enne Serie di episodi raccontati dal babbo di un 14enne accaduti anche dentro la società di calcio
Bullismo sul 14enne Serie di episodi raccontati dal babbo di un 14enne accaduti anche dentro la società di calcio

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