Corriere di Arezzo

Hertha Birrino, la squadra nata intorno a una birra

Il presidente Marchetta: “E’ un campionato molto duro L’obiettivo promozione lo abbiamo dovuto rimandare”

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Tre anni fa i ragazzi si sono ritrovati intorno a un tavolo con lo speciale nettare E tra un sorso e l’altro hanno deciso di cominciare l’avventura calcistica

AREZZO

C'è un libro che parla di come il primo sorso di birra sia uno dei piccoli piaceri della vita: i ragazzi dell'hertha Birrino saranno d'accordo con l'autore visto che è proprio ritrovando­si come di consueto per prendere una birra insieme e parlare del più e del meno che, tre anni fa, nasce l'idea di fondare la squadra, il cui nome è appunto dedicato al "nettare" che ne ha ispirato la nascita. Lo step successivo, quasi automatico, è l'adozione degli stessi colori sociali dell'hertha di Berlino, quello originale. "La stagione scorsa", spiega il presidente Francesco Marchetta, incontrato presso l'impianto Snoopy, "avevamo preso proprio le divise ufficiali dell'hertha, poi quest'anno, grazie al sostegno del nostro sponsor, il ristorante giapponese Zen, che ci ha permesso di produrre anche altri gadget come borse da calcio, felpe e zaini, le abbiamo cambiate mantenendo sempre il bianco e il blu". Come la maggior parte delle squadre Opes, la volontà è unire in campo un gruppo di amici già coeso fuori, anche se Francesco ci racconta che in soli tre anni sono cambiate molte cose: "Con alcuni membri del gruppo iniziale c'è stata qualche divergenza per cui la rosa è in gran parte cambiata: oltre a me, dei fondatori sono rimasti solo il vicepresid­ente Stefano Panagia, il segretario Tommaso Scarabicch­i e Carlo Vigorito". Menzione speciale anche per Daniele Santini che, infortunat­o, ha deciso di rimanere in squadra vestendo i panni dell'allenatore per aiutare la squadra gestendo i cambi: "A volte andiamo anche in dieci a giocare, quindi un aiuto in questo senso è vitale", sottolinea Francesco. La rivoluzion­e nell'organico può spiegare l'inizio difficile di questa stagione nel girone A di serie D dopo che quella scorsa era terminata con un promettent­e piazzament­o tra le prime cinque: "All'esordio alcuni di noi non avevano mai giocato insieme e non avevamo avuto modo né di trovarci per giocare durante l'estate né di fare la preparazio­ne precampion­ato". Il primo successo è giunto solo alla settima giornata ma alla lunga i biancoblu hanno ingranato raggiungen­do una tranquilla posizione di metà classifica, anche se l'obiettivo iniziale, cioè la prima promozione nella loro storia, è sfumato. Il presidente però non si abbatte e rilancia la sfida per la prossima stagione, deciso a continuare con rinnovata passione, anche perché ha apprezzato il girone di quest' anno: "Un bel campionato, con tante squadre competitiv­e: tutte possono vincere e perdere con tutte". Fellowship of the Hops e Fc L'isola sono le più forti secondo Marchetta, che ci tiene comunque a rimarcare che in quello che potremmo definire il "derby del luppolo" i suoi non hanno mai perso, a testimonia­nza che la squadra c'è e che il futuro sarà sicurament­e roseo!

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Hertha Birrino E’ la squadra che si è formata in onore di un bicchiere di birra
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