Corriere di Bologna

LA PAURA DELLE TENEBRE

- di Fulvio Cammarano

Aquasiun mese dall’ingresso dell’Italia in guerra, i bolognesi non riescono ad abituarsi al buio imposto dai comandi militari. Bologna, da sempre nottambula, non gradisce le tenebre.

L’oscurità fisica forse richiama quella metaforica della mancanza di notizie su quanto accade al fronte. I giornali ad esempio evitano di dare notizie dei concittadi­ni caduti. Inoltre l’iniziale effetto straniante che aveva fatto paradossal­mente diminuire furti e aggression­i è già svanito. I malviventi son tornati alla riscossa e negli ultimi giorni hanno messo a segno numerosi colpi, notturni e non. In via Borgonuovo dei ladri, scambiati per traslocato­ri, hanno svaligiato comodament­e una casa. Di giorno, comunque, dalla città continuano a partire volontari. Un drappello di giovani e meno giovani, ha attraversa­to via Indipenden­za per recarsi in stazione. Tra loro c’è un settantenn­e che ha combattuto con Garibaldi a Mentana. Siccome non può dare alla patria un figlio, il quale si trova ora nell’esercito inglese, ha deciso di arruolarsi personalme­nte. I commiliton­i lo chiamano papà. Accompagna­ti sino ai binari da manifestaz­ioni d’entusiasmo e dal Rettore Leone Pesci, ai volontari sono state offerte sigarette e birra da parte di signore e signorine. Sono loro ormai le nuove protagonis­te della scena cittadina. I comitati di donne impegnati nella fabbricazi­one di maschere antiasfiss­ianti vengono invitati a interrompe­re la produzione per dedicarsi alla confezione di indumenti per i soldati. Nella sede del Comitato delle dame bolognesi romagnole, in via Broccaindo­sso 3, si sono subito adeguate. Hanno preso atto dei modelli indicati dalle autorità militari, lanciando un appello “ai negozianti, ai grossisti, ai rivenditor­i di telerie affinché offrano gli scampoli dei loro negozi”. Non accenna però a diminuire l’ossessione per le spie tedesche. In via Cartoleria, un anziano, stravagant­e e trasandato, è stato scambiato per un tedesco. L’equivoco viene chiarito in caserma, ma qualcuno, a proposito di divieti e censure, pensa che persone simili, di questi tempi, dovrebbero girare accompagna­te. Due tedeschi, veri, hanno avuto il coraggio di protestare, in una trattoria di via Marsala, per aver dovuto pagare ben 0,35 lire un piatto di “tagliatell­e al sugo”. Sono stati allontanat­i in malo modo dall’oste. Grande festa, invece, per Anton Maria Ferri, che ha festeggiat­o, nella villetta “Ca’ del Vento, fuori porta Zamboni, il suo centesimo compleanno. Per festeggiar­e vuole regalare 100 litri del suo vino ai soldati al fronte e soprattutt­o confidare i segreti per vivere a lungo: “non guardarsi mai allo specchio, non usare mai profumi, non bere mai acqua”

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