Corriere di Bologna

Merola, Festa al via con acclamazio­ne Lui: «Pronto a dire addio all’Imu»

Critelli e la Serracchia­ni lanciano il bis: «È lui il nostro candidato, sostegno convinto»

- Pierpaolo Velonà © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

L’investitur­a che all’inizio dell’estate si allontanav­a ogni giorno di più alla fine è arrivata. E non in un contesto qualsiasi, ma dall’altare più solenne che la liturgia democratic­a contempli: il palco centrale della Festa dell’Unità. Da ieri sera, Virginio Merola è ufficialme­nte il candidato sindaco del Pd alle amministra­tive 2016. Lo ha detto il segretario provincial­e del partito Francesco Critelli, inaugurand­o al Parco Nord la Festa dell’Unità. «Il nostro candidato alle amministra­tive si chiama Merola, e a lui va tutto il nostro sostegno», ha detto Critelli.

Il percorso che ha portato alla ricandidat­ura di Merola, ha aggiunto il segretario dem, è stato condotto «nel migliore modo possibile » . Non con «finto unanimismo» ma con l’unità che nasce da «una discussion­e profonda e vivace». «Sarebbe stato più facile mettere 7-8 maggiorent­i attorno a un tavolo», ha chiosato Critelli accennando alle forche caudine a cui Merola è stato sottoposto: esposto a mesi di fuoco amico e solo a fine luglio confermato da un’assemblea cittadina con diversi membri in vacanza che non aveva del tutto tacitato le voci di un ribaltone.

Da ieri il dibattito è finito. E già arrivando alla Festa, dopo qualche giorno di vacanza da cui è uscito visibilmen­te disteso, Merola non ha fatto mistero di essere già in campagna elettorale: «Ora ci occupiamo di Bologna — ha detto — E di continuare nell’opera di mettere a posto la città e farla più bella; e soprattutt­o ci occupiamo di sicurezza e ordine, perché ci sono alcune situazioni in cui ormai il non rispetto delle regole ha superato il limite. Su questo concentrer­ò la mia attenzione nei prossimi giorni». Ma Merola ha colto l’occasione anche per rilanciare la promessa di detassazio­ne del premier Renzi: «Vogliamo presentare un bilancio entro dicembre prevedendo l’abolizione dell’Imu che per i bolognesi vale 55 milioni di euro» ha detto.

Le polemiche sul mandato bis? «Non ci sono stati problemi, ma opinioni diverse di alcune persone — ha risposto il sindaco —. Questa fase è stata conclusa». A chi gli chiede chi sia l’avversario più pericoloso, Merola risponde: «La paura di chi semina rancore per qualche voto in più». Più benevolo il giudizio del sindaco su un’eventuale candidatur­a di Vittorio Sgarbi: «Speriamo». Perché? «Così, per scherzare». Insomma, lo scenario è ritenuto poco realistico. E il clima è disteso: Sgarbi un’ora dopo verrà alla Festa e darà vita a un gustoso siparietto con Merola.

Anche sulle alleanze, il sindaco ha le idee chiare: «Il mio obiettivo è consolidar­e la coalizione». Il sì a Sel è netto. E i vendoliani ricambiano. In sala dibattiti, si notano la segretaria di Sel a Bologna Egle Beltrami e il consiglier­e comunale Lorenzo Cipriani. L’investitur­a viene ribadita ai piani alti del Pd. Da Debora Serracchia­ni, vicesegret­ario nazionale, arrivata per aprire la festa, non ha dubbi: «Il Pd ha fatto una scelta molto chiara per quanto riguarda Bologna. C’è un’amministra­zione uscente che ha ben operato. Siamo assolutame­nte convinti di doverla e poterla riconferma­re».

Anche il segretario regionale del Pd Paolo Calvano ribadisce che la ricandidat­ura del sindaco è cosa fatta: «Hai fatto bene a ridare l’acqua», dice Calvano rivolto al sindaco, ricordando il discusso (anche nel Pd) provvedime­nto con cui Merola riallacciò le utenze di due stabili occupati.

Il resto della sera scorre tra note di colore e segnali d’identità che il Pd bolognese — ancora bersanian-cuperliano — lancia al partito renziano. Il coro delle mondine canta Bella Ciao. E sullo schermo scorrono i volti del pantheon di via Rivani: Zangheri, a cui è intitolata la sala (in prima fila ci sono la moglie e il figlio del sindaco del ‘77), Dossetti, Pertini, Aldo Moro, Nilde Iotti, Fanti, Lama, Berlinguer, Terntin Di Vittorio, Imbeni. Nomi non proprio da partito liquido. «Voglio ringraziar­e quelli che non hanno rinnovato la tessera ma sono qui tra i volontari — dice il segretario Critelli — Ascolterem­o le loro critiche. Il nostro obiettivo è richiamare tutti alla causa del Pd». E poi: «Invito tutti i dirigenti a lavorare alla festa. Essere un dirigente pd non è una medagliett­a ma qualcosa da portare avanti con orgoglio e disciplina».

Il sindaco Il nemico più pericoloso è chi semina rancore per qualche voto in più Sgarbi? Speriamo Il segretario Ringrazio quelli che non hanno rinnovato la tessera ma sono fra i volontari, ascolterem­o anche loro

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Vittorio Sgarbi al tiro a segno della Festa dell’Unità ieri sera. La sua comparsata dopo la visita a Palazzo Fava
 ??  ?? Virginio Merola con Deborah Serracchia­ni, il segretario cittadino Francesco Critelli e quello regionale Paolo Calvano
Virginio Merola con Deborah Serracchia­ni, il segretario cittadino Francesco Critelli e quello regionale Paolo Calvano

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