Piretti, il Volponi alla sedia pieghevole
Stasera il designer riceverà il premio alla Festa dell’Unità
Con la Plia, presentata alla Fiera del Mobile di Milano nel 1967, il designer bolognese Giancarlo Piretti rivoluzionò il concetto di sedia pieghevole, tanto che all’epoca molti visitatori si allontanarono frettolosamente dallo stand dell’Anonima Castelli portandosi via di nascosto dei campioni. Piretti aveva escogitato un meccanismo ancora oggi ritenuto pressoché perfetto, che consentiva di ripiegare il sedile, lo schienale e tutta la struttura in alluminio della sedia in una forma compatta, con uno spessore di appena cinque centimetri. Dopo aver venduto più di 7 milioni di esemplari nel corso degli anni, la Plia, simbolo della stagione del cosiddetto «design democratico» e di una nuova epoca incentrata sulla materia plastica, fa ancora bella mostra di sé al MoMa di New York nel settore design.
Basterebbe questa creazione a spiegare la fama di Piretti, accostato al grande ebanista dell’epoca austro-ungarica Michael Thonet. Questa sera il designer bolognese, classe 1940, formatosi presso l’Istituto d’Arte e l’Accademia di Belle Arti, riceverà la prima delle quattro Targhe Volponi che saranno assegnate quest’anno dalla Casa dei Pensieri per ricordare lo scrittore marchigiano scomparso nel 1994.
Alle 21, nella Sala Metropolitana della Festa dell’Unità al Parco Nord, Piretti riceverà il riconoscimento da Andrea De Maria, con la partecipazione di Decio Carugati e Flaviano Celaschi. Cresciuto nel mito del Bauhaus, Piretti, che ha il suo studio in via Battiferro, è sempre stato guidato, nella progettazione, da un’attenta analisi dell’uso e della funzione dell’oggetto, basata a sua volta su una continua sperimentazione tecnologica. Da qui le innumerevoli creazioni di mezzo secolo di carriera premiate in tutto il mondo. Come il tavoloscrittoio pieghevole Platone e l’intera serie di sedili per ufficio Piretti Collection, una cinquantina di diversi modelli, accomunati però da un meccanismo brevettato da Piretti che è in grado di regolare la tensione dello schienale in base al peso di chi vi ci siede sopra.
Prodotti che hanno contribuito a far diventare negli anni Settanta l’Italia una mecca del design capace di conquistare il mondo con i suoi prodotti innovativi. Piretti però non si è certo seduto sugli allori e negli anni Duemila ha puntato oltre la seduta singola. Ad esempio con un sistema di sedie tavoli per sale riunioni o aule didattiche che presentano un piano ribaltabile e sono accostabili in file rettilinee.
La Plia, presentata alla Fiera del Mobile di Milano nel ‘67, rivoluzionò la seduta