Il ministero manda i bidelli Il sindacato: «Tutti precari»
Versari (Usr): «Ci sono le condizioni per un sereno avvio». Morsia (Cgil): «Bene, ma resta il precariato»
Sono 973 i posti aggiuntivi di personale Ata autorizzati ieri dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari, per fare fronte a particolari situazioni di complessità presenti nelle scuole dell’Emilia-Romagna e per sostenere quelle terremotate.
«Ci sono le condizioni per un sereno avvio dell’anno scolastico», commenta Versari. «Siamo soddisfatti, ma resta il problema del precariato tra il personale Ata», dichiara Raffaella Morsia della Cgil. Soddisfazione dell’assessore Patrizio Bianchi che nei giorni scorsi si era appellato al ministro.
Poco meno dei mille posti chiesti dai sindacati, ma comunque sufficienti a rispondere alle richieste delle scuole. Collaboratori scolastici, assistenti amministrativi, tecnici, per quanto con incarichi annuali, potranno così garantire l’apertura e i servizi negli istituti.
Sono 973 i posti aggiuntivi di personale Ata autorizzati ieri dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale Stefano Versari, per fare fronte a particolari situazioni di complessità presenti all’interno delle istituzioni scolastiche dell’Emilia-Romagna e per sostenere le scuole terremotate. Garantiranno, spiega Versari, «la regolare attività delle segreterie, la funzionalità delle aule e dei laboratori, il funzionamento in qualità e sicurezza dei servizi scolastici». «Ci sono dunque tutte le condizioni per un sereno avvio dell’anno scolastico», conclude il dirigente. Soddisfazione anche dai sindacati e dall’assessore regionale all’Istruzione Patrizio Bianchi che un paio di giorni fa aveva inviato una lettera di sollecito a l mini s t ro St e f ani a Giannini.
Nel dettaglio 828 di questi posti aggiuntivi (di cui 616 collaboratori scolastici, 164 assistenti amministrativi e 48 tecnici) sono stati autorizzati per garantire il regolare funzionamento dei servizi scolastici, mentre 145 per le esigenze derivanti dall’emergenza sisma del maggio 2012. Nella provincia di Bologna i posti in più sono rispettivamente 165 (22 assistenti amministrativi, 10 assistenti tecnici, 133 collaboratori scolastici) e 25 per il terremoto, per un totale di 190. In totale dunque, tra organico di diritto e organico di fatto le scuole della regione possono contare su 13.864 posti di personale Ata.
«Il ministero ha riconosciuto le esigenze della nostra scuola — sottolinea Bianchi —. Ringrazio la disponibilità al confronto e alla collaborazione dell’Ufficio scolastico regionale e dei sindacati territoriali della scuola. Grazie a questo incremento di personale nell’anno scolastico che sta per iniziare saremo in grado di garantire il corretto funzionamento dei servizi».
«Non sono i mille posti chiesti da noi, ma ci andiamo vicino, siamo soddisfatti — commenta Raffaella Morsia, segreteria regionale della Flc-Cgil —, la direzione regionale ha tenuto conto delle esigenze espresse dai territori. Faccio notare tuttavia che in organico di diritto sono vacanti e disponibili 866 posti per personale Ata in Emilia-Romagna e che nell’organico di fatto vengono aggiunti 973 posti per un totale di 1.839 posti senza che ci sia alcuna immissione in ruolo. Il governo sbandiera l’eliminazione del precariato nelle scuole quando per l’Ata non c’è alcuna stabilizzazione. Una contraddizione su cui incalzeremo ancora, senza contare l’impossibilità di chiamare supplenti per assenze inferiori a 7 giorni che creerà non pochi problemi».
L’assessore Bianchi Sono soddisfatto, il ministero riconosce le esigenze della nostra scuola