Big e seconde file La lunga parata che porta acqua ai candidati
Big nazionali e anche seconde linee per tirare la volata ai candidati. Ci sarà un grande intasamento nell’ultimo mese di leader nazionali: sabato arriva in città Beppe Grillo per il suo spettacolo, il 7 maggio potrebbe tornare Renzi e il 2 giugno arriverà Salvini a chiudere la campagna di Borgonzoni. In campo anche Di Battista, Tosi, Martina e Franceschini.
Bosso Visto che pagano i cittadini bisognerà entrare nel merito Conti Il paragone va fatto con il Passante nord, si spenderà di meno
Cadono dalle nuvole, i sindaci dell’hinterland. Nessuno li aveva informati del fatto che il nuovo accordo sul Passante di mezzo avrebbe comportato un rincaro per i bolognesi di circa 50 centesimi (con punte di oltre 70 centesimi a tratta sul nodo di Bologna).
E dire che, il giorno della presentazione dell’accordo, erano tutti lì in Regione con le fasce tricolori, i primi cittadini, esultanti per un’intesa che li aveva visti tra i principali artefici. Mesi fa, quando la Regione presentò ai sindaci il vecchio progetto del Passante nord che avrebbe sventrato le campagne, furono proprio loro a ribellarsi, fino a ottenere che Viale Aldo Moro facesse retromarcia convincendo Autostrade e il ministero dei Trasporti a modificare il piano e puntando, invece che sul consumo di nuovo territorio, sull’allargamento in sede di tangenziale e autostrada. Ora la notizia del rincaro sul pedaggio potrebbe essere un problema nei piccoli centri che storicamente gravitano su Bologna, popolati da pendolari che ogni giorno raggiungono in auto il capoluogo e, a fine anno, potrebbero pagare 250300 euro in più di casello.
Il più sorpreso del «balzello» introdotto all’insaputa dei sindaci (e dei cittadini) è il primo cittadino di Casalecchio, Massimo Bosso: «Ho appreso tutto dalla stampa — dice Bosso — in linea teorica è chiaro che le opere si finanziano anche attraverso i pedaggi autostradali, ma visto che il rincaro riguarda tutti i cittadini dell’area metropolitana bisognerà entrare nel merito. Finora non ne abbiamo parlato. Diciamo che è venuto meno qualche passaggio. Anzi, mettiamola così: i cittadini possono pure dire che sono d’accordo, ma devono essere informati e bisogna spiegare bene di cosa si tratta, fornire le cifre e gli introiti per Autostrade». Bosso è convinto che, con un’adeguata trattativa, si possa fare in modo che una parte della sovratassa sia destinata da Autostrada alla viabilità locale: «Ogni sindaco ha i suoi problemi — dice Bosso — io per esempio ho quello della Porrettana. Bisogna fare un ragionamento serio su come destinare queste risorse, va ripresa la partita in mano».
Una riflessione simile a quella del sindaco di Castenaso, Stefano Sermenghi: «Spero che il progetto del Passante di mezzo venga studiato a fondo con tutte le soluzioni e non sia solo un annuncio. Riguardo alla sovratassa, non mi scandalizza che l’investimento di Autostrade sia remunerato, ma è evidente che se il Passante di mezzo lo pagheranno i cittadini con il pedaggio, allora decidiamo noi cosa fare». Non tutti i primi cittadini sono pronti però a dare battaglia. Il sindaco di San Lazzaro, per esempio, vede solo il bicchiere mezzo pieno. «I cittadini spenderanno di meno rispetto al Passante nord e i vantaggi saranno straordinari — dice Conti — finalmente risolveremo il problema del nodo bolognese. Con il Passante di mezzo gli automobilisti spenderanno di meno di pedaggio e benzina rispetto a quanto avrebbero speso percorrendo i quasi 40 km del Passante nord. In fine dei conti si tratta di un rincaro moderato».
Sulla stessa linea anche il sindaco di Argelato, Claudia Muzic: «Il paragone va fatto con il Passante nord, che avrebbe avuto un“sovra pedaggi amento” più oneroso, in questo senso l’accordo sul Passante di mezzo è migliore. Ora abbiamo tutto il tempo di aprire una fase istruttoria nella sede più adatta: la Città metropolitana».