Corriere di Bologna

Laurea per trovare lavoro? Serve soltanto alla metà

- Claudia Balbi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Soltanto per la metà dei laureati a Bologna la laurea è servita a trovare un’occupazion­e. È il risultato di un’indagine di AlmaLaurea su quasi 30mila ex studenti, usciti sia con laurea triennale che magistrale.

Gibertoni (Ausl) È solo il primo step, l’idea è di allargare il progetto ad ulteriori convenzion­i con altre assicurazi­oni Fabris (UniSalute) Vogliamo intercetta­re quella spesa sanitaria privata di 2mila euro l’anno per ogni cittadino

Se l’assicurazi­one sanitaria ti dà accesso alle cure di un ospedale pubblico. Abituati alle classiche convenzion­i con le cliniche private sembra una prospettiv­a difficile da realizzars­i.

Ora, un accordo firmato ieri da Usl Bologna e dalla compagnia assicurati­va UniSalute, del gruppo Unipol, cambia le carte in tavola. Il cambiament­o non riguarderà solo i pazienti ma avrà probabilme­nte ricadute anche sulle strutture private.

«Speriamo di arrivare ad intercetta­re la spesa sanitaria privata per la quale ogni anno in Emilia Romagna ogni persona arriva a spendere ben 2 mila euro», ha infatti spiegato Fiammetta Fabris, direttore generale di UniSalute. La convenzion­e sembra dunque essere nata anche allo scopo di erodere quelle risorse che finiscono nelle tasche delle cliniche private. Ma su questo punto gli operatori degli ospedali privati buttano acqua sul fuoco e, almeno per il momento, non sembrano essere preoccupat­i dalla novità. «Non ci vedo nulla di male — afferma Averardo Orta, presidente Aiop, associazio­ne italiana ospedalità privata di Bologna — la maggior parte delle prestazion­i che eroghiamo sono pubbliche». Del resto, spiega Orta, molte delle strutture private consociate hanno stipulato convenzion­i con assicurazi­oni sanitarie: «Quella regionale è una rete di servizi complessa, se c’è concorrenz­a e libero mercato ben venga. Comunque pensiamo che l’ultima parola spetti al paziente».

Sarà, ma a quanto pare la firma apposta ieri dall’Ausl non sarà un caso isolato ma la prima di una lunga serie: «Questo è il primo step, l’idea è di allargare il progetto ad ulteriori convenzion­i con altre realtà assicurati­ve e per ognuna valuteremo le singole specificit­à», ha spiegato Chiara Gibertoni, direttore generale dell’Ausl. Di più, il piano dell’azienda sanitaria regionale è quello di estendere la convenzion­e a tutto il territorio della città metropolit­ana: «Iniziamo con il Bellaria e il Maggiore ma poi la estenderem­o a tutte le realtà del nostro territorio», ha affermato Anna Maria Petrini, direttore amministra­tivo dell’Ausl Bologna. Il percorso illustrato dall’azienda sanitaria sembra dunque decretare per il futuro una svolta a favore della politica delle convenzion­i.

L’accordo scatterà a partire dal primo giugno di quest’anno, quando gli assicurati del gruppo UniSalute potranno fare visite specialist­iche, esami diagnostic­i e interventi chirurgici negli ospedali cittadini Bellaria e Maggiore.

La convenzion­e, che ha validità biennale, riguarderà prestazion­i sanitarie offerte in libera profession­e dai medici delle due strutture sanitarie convenzion­ate. Il progetto offre ai pazienti la possibilit­à di richiedere 28 tipologie diverse di visite specialist­iche, 452 invece saranno gli esami diagnostic­i messi a disposizio­ne dalla convenzion­e ai quali si aggiungono 139 diversi tipologie di interventi chirurgici. Per la sezione della convenzion­e relativa ai ricoveri e agli interventi chirurgici, partita dal primo marzo di quest’anno, l’ospedale Maggiore ha messo a disposizio­ne dei convenzion­ati un reparto con 6 letti che può raggiunger­e la capienza massima di 12 pazienti per i ricoveri e le visite dei medici profession­isti.

Ma un’offerta così ampia che si rivolge ad un nuovo bacino di utenza di circa 200 mila persone, a tanto ammontano gli assicurati del bacino bolognese di UniSalute, non andrà a gravare col suo peso sul fronte già problemati­co delle liste d’attesa? «Nessuna ricaduta sulle liste d’attesa» assicura soddisfatt­a Chiara Gibertoni spiegando che le visite vengono fatte in regime extra moenia.

 ??  ?? Maggiore L’ospedale di largo Nigrisoli è, insieme al Bellaria, la struttura sanitaria che offrirà prestazion­i in convenzion­e agli assicurati UniSalute: si tratta di visite specialist­iche, esami e anche alcuni interventi chirurgici
Maggiore L’ospedale di largo Nigrisoli è, insieme al Bellaria, la struttura sanitaria che offrirà prestazion­i in convenzion­e agli assicurati UniSalute: si tratta di visite specialist­iche, esami e anche alcuni interventi chirurgici

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy