Corriere di Bologna

Nazionali, infortuni e due squalifich­e: i guai di Donadoni

- Alessandro Mossini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

2016, «fuga» da Casteldebo­le. Mai come in questa stagione il Bologna regala così tanti effettivi alle nazionali, con Donadoni che perde quasi metà della rosa durante le soste del campionato come succede a una big: anche questa sosta arriva dopo una sconfitta in campionato. Dopo due giornate — con il mercato ancora aperto a portare altri due nazionali come Torosidis ed Helander — la sosta arrivò dopo il 5-1 di Torino, ora dopo lo 0-1 contro il Genoa, primo stop interno stagionale. Anche in questi dieci giorni Roberto Donadoni dovrà salutare 12 elementi impegnati con le nazionali: i difensori Helander, Krafth (Svezia), Mbaye (Senegal) Ferrari (Under 21), Oikonomou e Torosidis (Grecia), i centrocamp­isti Nagy (Ungheria), Pulgar (Cile), Taider (Algeria) e Dzemaili (Svizzera) e gli attaccanti Di Francesco (Under 21) e Krejci (Repubblica Ceca). A Casteldebo­le dovranno fare i conti con reparti falcidiati, una difesa quasi azzerata e un centrocamp­o di sole seconde linee. Non saranno giorni semplici per il tecnico, che probabilme­nte avrebbe voluto impostare anche qualcosa di diverso in vista della prossima sfida di domenica 16 sul campo della Lazio: a Roma mancherann­o due pilastri come Dzemaili e Gastaldell­o (la durata della squalifica si dovrebbe sapere oggi: attenzione perché dopo la Lazio ci sono Sassuolo e Chievo), assenze che richiedera­nno qualche adattament­o. Inoltre tra oggi e domani — quando la squadra riprenderà gli allenament­i a Casteldebo­le, con corposi innesti dalla Primavera — andranno valutate anche le condizioni di Masina, non convocato dalla Under 21 per scelta tecnica ma vittima di forti crampi contro il Genoa, e soprattutt­o di Verdi, che oggi si sottoporrà ad un’ecografia per capire l’entità del problema al polpaccio destro accusato domenica. Insomma, dopo il passo falso contro il Genoa Donadoni e il suo staff dovranno inventarsi qualcosa per ripartire già dalla difficile sfida dell’Olimpico, con l’augurio che anche in questa occasione — un mese fa, molti andarono in gol — le nazionali abbiano un effetto taumaturgi­co sui tanti rossoblù coinvolti.

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