Corriere di Bologna

Festa sonora per Zuffi, in ricordo del virtuoso

Dehon, oggi l’omaggio a più voci al musicista popolare

- Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA Ma. Ma. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

brizio Puglisi e un viaggio alle radici del jazz con un quartetto. Comprenden­te un chitarrist­a di appena 24 anni, Davide Angelica, su cui Villotti è pronto a scommetter­e. La Cantina Bentivogli­o proporrà anche, il 6 novembre con Matteo Bortone ed Enrico Zanisi e il 13 con il quartetto di Buster Williams, concerti domenicali alle 14,30 preceduti alle 13 da un brunch. Il 29 gennaio, poi, il trio di Dave King darà il via alla partnershi­p con il Torrione, suonando sabato sera nel jazz-club di Ferrara e all’ora di pranzo domenicale concedendo il bis a Bologna.

Sarà una festa, una grande festa «intorno e sopra a un palco di legno, uno di quei palchi che Zuffi ha calcato per anni». Il teatro Dehon stasera dalle 21, in apertura di stagione, diventerà luogo di performanc­e, di musiche di ogni genere, di testimonia­nze dette, recitate, cantate, per un artista che ci ha lasciati nel 2012, Stefano Zuffi. Era musicista e musicologo, amante delle contaminaz­ioni, studioso di musica antica, esecutore su strumenti scomparsi come la ghironda, e virtuoso di organetto popolare. Aveva imparato i segreti dell’archetto e del violino come si usava nella montagna bolognese da Melchiade Benni ed ha studiato la musica araba e in particolar­e quel liuto chiamato oud con musicisti tunisini, egiziani e marocchini. Ha suonato in vari ensemble, Kalendamai­a, Canzoniere delle Lame, Sator Muisicae, Trobar Floritz, Musica Humana, Theatrum Instrument­orum, Re Fa Sol, Cantilena Antiqua; in coppia con l’attore Fausto Carpani ha rivisitato storie e canzoni in dialetto bolognese ed è stato autore di musiche per spettacoli teatrali, molti dei quali rappresent­ati proprio da Teatro Aperto nella sala di via Libia 59.

Scrivono gli organizzat­ori, legati da affetto e stima artistica per Zuffi: «Tanti gli amici presenti, alcuni arriverann­o da lontano, ognuno con il suo strumento e il suo dialetto; si suonerà e si canterà liberament­e, chi vorrà ballare, ballerà, chi non vorrà ballare, ascolterà; dalla musica antica al combat-folk, dalla poesia alla licenziosi­tà, dalla cantata politica alla rappresent­azione pantomimic­a, dalla corte al cortile, dalla regina alla pastora». E aggiungono, sbalzando un vivido ritratto: «Perché questo era Zuffi per noi, capace di farci passare dalla risata alla tristezza nel giro di un istante e di sollevarci da terra con un veloce cenno dell’arco del violino». La festa deborderà dal palco in altri spazi del teatro, e si protrarrà in modo libero fino a tarda notte, con la possibilit­à di interventi imprevisti anche da parte del pubblico. Finora è annunciata la partecipaz­ione di Taverna De Rodas, Guido Ferrarini, Marina Pitta, Fausto Carpani e Antonio Stragapede, Aldo Sassi, Michele Corcella e Alice Restani, Pneumatica Emiliano Romagnola, Fabio Galliani, Flavia Beba Castaldini, Coro Stelutis, Canzoniere Contempora­neo, Riccardo Pazzaglia e i suoi burattini, Canzoniere delle Lame, Gabriele Baldoni e il Coro dei Ghignosi. Ingresso libero, info 051/342934.

Continuano poi fino al 9 le repliche di Uomini sull’orlo di una crisi di Nervi, con Federica Tabori, Aldo Sassi e altri interpreti, regia di Guido Ferrarini.

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Chi era Stefano ZUffi, scomparso nel 2012, era musicista, musicologo, amante delle contaminaz­ioni, studioso di musica antica, esecutore di strumenti poco suonati, come la ghironda, l’oud e l’organetto. Lo ricorderan­no stasera fino a notte fonda tanti...
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Galleria Dall’alto il duo composto da Giovanni Guidi (pianoforte) e Daniele Di Bonaventur­a (bandoneon); lo storico contrabbas­sis ta Buster Williams; il pianista Harold Mabern che inaugurerà la stagione autunnale della Cantina Bentivogli­o

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