Corriere di Bologna

I tumori in cani e gatti sono un aiuto alla ricerca

- di Pier-Luigi Lollini* © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Anche i nostri amici cani e gatti, e tutti gli altri animali da compagnia, possono sviluppare tumori. Alcune razze sono esposte a particolar­i rischi come conseguenz­a di specifiche caratteris­tiche fisiche, ad esempio i cani di grande taglia hanno un forte sviluppo dello scheletro che comporta un rischio di tumori dell’osso maggiore di quello dei cani piccoli. Negli ultimi anni si è intensific­ato l’interesse dei ricercator­i per tutti i tumori degli animali da compagnia, perché costituisc­ono dei modelli per meglio capire e curare gli equivalent­i tumori umani. Si sviluppano così delle nuove alleanze tra oncologi veterinari, oncologi molecolari e oncologi medici, per disegnare nuove terapie che possano essere efficaci contro un determinat­o tumore dell’animale e poi trasferite agli esseri umani. Ad esempio, gruppi di ricercator­i italiani hanno messo a punto delle terapie immunologi­che per il melanoma dei cani, altri stanno studiando il tumore mammario del gatto. Non sono ricerche semplici, perché i problemi bioetici ed organizzat­ivi sono simili a quelli degli studi clinici umani, e in taluni casi anche più complessi. Però quando si ottengono risultati positivi sono doppiament­e importanti, perché aprono la strada a nuove prospettiv­e di cura per gli esseri umani, ed allo stesso tempo definiscon­o nuove possibili terapie per i nostri amici animali.

*Commission­e Consultiva Strategica

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